MONICA AUTUNNO
Cronaca

Un’estate di cantieri Via col silos dei sospiri

Il primo piano del parcheggio dev’essere pronto entro agosto. L’altri progetto prioritario. è la scuola di via Bologna

di Monica Autunno

La ristrutturazione del parcheggio interrato di piazza Risorgimento, l’operazione scuola e centro diurno disabili in via Bologna, manutenzioni e abbattimento delle barriere architettoniche: nella Melzo ancora in attesa della nuova amministrazione comunale è l’estate dei cantieri. Tutti strategici, due particolarmente “nevralgici”: quello di piazza Risorgimento, dove si corre alla riapertura almeno di un piano del silos “colabrodo” fuori uso da circa 10 anni, e quello di via Bologna, dove l’edificio scolastico riqualificato è da restituire entro la fine di agosto. "I lavori proseguono - dice il sindaco Antonio Fusè, ancora per qualche giorno “uomo solo al comando“ – , sto facendo proprio in questi giorni una ricognizione, e non mi pare siano da evidenziare problemi particolari. Certamente, la prima cosa di cui il nuovo assessore si occuperà sarà la presa d’atto di tutte le situazioni aperte".

Partiamo proprio da piazza Risorgimento, dove dovrebbero concludersi il 31 agosto i lavori di ripristino del primo piano interrato del silos dei sospiri, 92 posti auto su 2.500 metri quadrati. È il primo step di un progetto di risanamento dell’intero parcheggio sotterraneo, due piani sottoterra per 184 posti totali, chiuso da anni, acquisito dal Comune a suo tempo e afflitto da un annoso problema di infiltrazioni d’acqua (i tecnici lo definirono "una tinozza in una vasca") che ne hanno comportato lunghi periodi di inagibilità. Per il secondo piano occorrerà attendere. Il primo obiettivo è restituire alla cittadinanza il primo, messo in sicurezza e con idrovore, sorveglianza e impiantistica rimessi a nuovo. Circa 200mila euro l’investimento, altrettanti ne occorreranno per sistemare il resto del complesso. Dal centro a via Bologna, dove prosegue, particolarmente delicata, l’operazione di restyling energetico e strutturale della scuola elementare, che sarà ‘spacchettata’ e destinata per metà al nuovo centro diurno disabili. I lavori proseguono ormai da molti mesi, per tutto il passato anno scolastico gli alunni sono stati ospitati nei locali della scuola media Mascagni. Da settembre dovrebbero riprendere posto nella loro scuola. L’urgenza vera è tuttavia quella del trasferimento dei disabili: la vecchia sede di viale Gavazzi, ghiacciaia d’inverno e forno d’estate, alle prese con una lunga serie di magagne strutturali e deficitaria di spazi, è ormai da tempo assolutamente inadeguata. Altra questione ancora aperta quella delle manutenzioni stradali in centro, che prevedevano anche interventi di rimozione delle barriere architettoniche. Prima delle elezioni l’amministrazione aveva intimato all’impresa, latitante sui cantieri da mesi, di completare gli interventi.