Milano - Niente alloggio agli studenti non vaccinati. Lo ha deciso l'Università Statale di Milano, inserendo tra i requisti minimi del bando per l’assegnazione di un posto alloggio anche "essere in possesso della certificazione di avvenuta vaccinazione Covid-19". Una decisione destinata a far discutere ma che va in una direzione ben precisa, in un momento cruciale in cui si sta cercando di accelerare il più possibile sulla vaccinazione di massa per fronteggiare la variante Delta.
L’Università degli Studi di Milano offre agli studenti fuori sede circa 615 posti alloggio, presso le residenze e gli appartamenti dell’ateneo. Tra l'altro, considerata l'emergenza Covid-19, le camere doppie sono assegnate a uso singolo.I posti vengono assegnati tramite bando di concorso agli studenti con determinati requisiti di merito e reddito. Gli studenti che risultano beneficiari nella graduatoria finale di assegnazione, hanno diritto a un posto alloggio a un costo annuo complessivo di 2.750 euro e possono rinnovare la richiesta di assegnazione per gli anni di corso successivi, sempre a condizione di rispondere ai requisiti richiesti e se in regola con il pagamento della retta. I posti ancora disponibili, dopo questa prima assegnazione, vengono offerti a tariffa annua unica non agevolata di 3.850 euro agli studenti che, pur avendo requisiti di merito, non rispondono ai requisiti di reddito richiesti dal diritto allo studio.
Quest'anno ai vari requisti è stato appunto aggiunto quello della vaccinazione contro il Covid-19. Nonostante le domande per l'alloggio debbano essere presentate entro settembre, la Statale dà tempo fino al 31 dicembre per l'acquisizione della certificazione vaccinale.