Centoventi anni di storia dell'istruzione e dell'economia italiana. L'università Bocconi celebra il "compleanno" e saluta il presidente Mario Monti. L'economista, senatore a vita e già presidente del consiglio, cederà il testimone al suo vice Andrea Sironi, già rettore dell'Ateneo e presidente di Generali.
Alla cerimonia ufficiale prendono parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente del Senato Ignazio La Russa. Ad accoglierli, tra gli altri, la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, essendo il primo cittadino Beppe Sala impegnato con la cerimonia della consegna degli Ambrogini d'Oro. Presenti il governatore lombardo Attilio Fontana, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani (che ha annunciato, per oggi, un incontro con von der Leyen a tema Pnrr), il ministro dell'università Anna Maria Bernini, gli ex premier Giuliano Amato e Romano Prodi e il vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Pirelli Marco Tronchetti Provera.
Tra i politici giunti nell'Ateneo milanese Pier Ferdinando Casini, Massimo D'Alema e Giuliano Amato. La cerimonia è iniziata con il saluto del rettore Francesco Billari. Il "festeggiato" ha voluto ringraziare con l'invito alla "le persone che nella mia vita sono state responsabili di avermi mandato in Europa". Fra questi, assente "giustificato" nonostante in un primo momento avesse accettato, "Silvio Berlusconi che nel suo primo governo mi nominò commissario europeo", ha ricordato Monti.
Il discorso di von der Leyen
Fra le prime a prendere la parola Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. "Oggi l'Italia è più europea, e c'è più Italia in Europa. Grazie Mario". Con queste parole, pronunciate in italiano, von der Leyen, ha reso omaggio a Mario Monti nel corso del suo intervento "La Bocconi - ha precisato - ha sempre avuto una vocazione europea. Fin dalla sua fondazione, l'obiettivo della Bocconi è quello di far crescere nuove generazioni di leader europei. E tu, caro Mario, hai rinnovato e realizzato questa vocazione europea", ha sottolineato la Von der Leyen. "Nel corso della tua carriera, hai cercato di mantenere l'Italia al centro dell'Europa. E ha fatto sentire la voce dell'Italia, rispettandola, in tutte le capitali europee. Lei è sempre stato un anello di congiunzione tra il Nord e il Sud dell'Europa".
Inevitabile il passaggio dedicato ai fondi per la ricostruzione post-pandemia. "L'Italia sta ricevendo più di 190 miliardi euro per investimenti e riforme - ha sottolineato - Già quasi 67 miliardi di euro sono stati consegnati all'Italia e il loro impatto sta iniziando ad essere molto visibile". Questione energetica. La presidente della commissione si è detta sicura che sul "gas", l'Europa sia "al sicuro per l'inverno". Sul tema dei rapporti economici fra Unione e Stati membri von der Leyen ha specificato che l'intenzione è "dare dare ai governi nazionali maggiore flessibilità sul percorso di riduzione del debito per aprire spazi a investimenti strategici".
L'intervento del presidente Mattarella
Il capo dello Stato, accolto con standing ovatin dalla platea, ha esordito con il riconoscimento del ruolo delle università: "L'università Bocconi ha accompagnato in stretta interazione sociale, economica, la trasformazione della città di Milano, offrendo un accumulo di saperi e di sperimentazione dell'innovazione di grande valore, confermando come le università sappiano essere fondamenta e motore di sviluppo". Poi l'omaggio all'altro "festeggiato" di giornata, Mario Monti. "La Repubblica gli è riconoscente - ha affermato - Ha rappresentato, e rappresenta, una storia esemplare di scienziato dell'economia; di educatore; di statista italiano e europeo; che ha segnato fortemente, in passaggi delicati, la vita del nostro Paese, del continente e della dimensione internazionale".