REDAZIONE MILANO

Alla Statale di Milano l’inaugurazione dell’anno accademico. “Le università sono laboratori di cultura e riflessione politica”

Prima della cerimonia il collettivo di studenti “Cambiare rotta” ha inscenato una protesta contro “un futuro fatto di precarietà”

La rettrice della Statale di Milano, Marina Brambilla

La rettrice della Statale di Milano, Marina Brambilla

Milano, 20 gennaio 2025 – L’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Statale di Milano si è aperta con una protesta del collettivo di studenti “Cambiare rotta”, che nell’atrio di via Festa del Perdono hanno appeso uno striscione piuttosto esplicativo: "L'Università affonda: Bernini taglia la scialuppe". "Mentre in tutta Italia ministra e rettori si organizzano per festeggiare l'inizio di un nuovo anno accademico, per noi si prospetta un futuro fatto di precarietà - hanno scandito al megafono gli studenti e i ricercatori precari - : stiamo assistendo al progressivo smantellamento dell'università pubblica e del diritto allo studio. Aumento delle tasse, tagli a didattica e ricerca, guerra e contratti precari altro non sono che strumenti utilizzati dalla classe dominante per rendere le università luoghi di incubazione ideologica dove poter coltivare indisturbata i propri interessi politici ed economici, svuotando gli atenei della funzione emancipatoria che dovrebbero invece ricoprire".

UNIVERSITA' STATALE:  INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2024-25  MILANO, 20 GENNAIO 2025, ANSA/DAVIDE CANELLA
La protesta degli studenti (Canella/Ansa)

E alle proteste studentesche che l’anno scorso hanno caratterizzato gli atenei di tutta Italia ha dedicato un passaggio del suo discorso la rettrice dell'Università Statale di Milano, Marina Brambilla. "In un contesto globale segnato dalla crisi delle forme tradizionali di partecipazione politica, dalle derive provocate dalla socializzazione virtuale e dalla crisi delle forme della rappresentanza le università resistono come un riferimento imprescindibile per la costruzione della cittadinanza".

UNIVERSITA' STATALE:  INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2024-25  MILANO, 20 GENNAIO 2025, ANSA/DAVIDE CANELLA
Sala e Fontana arrivano in Festa del Perdono

La cerimonia del più storico degli atenei milanesi, con 60.000 studenti e 9.000 laureati l'anno,  si è svolta alla presenza tra gli altri del sindaco Giuseppe Sala, del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli. "Le proteste studentesche che hanno segnato il 2024 hanno evidenziato ancora di più il ruolo delle università quali laboratori di cultura e di riflessione politica in cui si intrecciano dibattito globali e sfide locali, in un dialogo continuo tra generazioni", ha proseguito Brambilla, che ha dovuto fronteggiare tensioni sia seguite alla situazione in medio Oriente che all'interruzione violenta di un convegno promosso dai cattolici pro vita. "Questo ruolo" dell'Ateneo, secondo la rettrice Brambilla, "va in realtà oltre la presenza degli studenti e la loro interconnessione globale consentita dalla rete. È radicato nella natura stessa dell'Università come spazio autonomo e indipendente, dove nasce e si esercita il confronto tra idee diverse e visioni del bene differenti".

UNIVERSITA' STATALE:  INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2024-25  MILANO, 20 GENNAIO 2025, ANSA/DAVIDE CANELLA
Il sindaco Giuseppe Sala

E ancora: “La didattica innovativa, anche nelle modalità miste e online, non deve essere un tabù per le Università. Deve al contrario essere considerata una straordinaria risorsa per consentire a chi non ha mai preso in considerazione l'università, che in questo paese rischia di ritornare ad essere una esperienza elitaria - ha aggiunto -, l'opportunità di percorsi formativi di qualità. La nostra offerta, anche aprendosi alle modalità più innovative, non sarà mai un'offerta commerciale, bensì sempre culturale e di alto profilo scientifico". "In un periodo di grande vulnerabilità sociale, fieri della nostra identità statale e pubblica, scegliamo di rafforzare il nostro impegno nel garantire il diritto allo studio - ha concluso -, ampliandolo tuttavia in una visione inclusiva che va ben oltre le fondamentali agevolazioni economiche".

UNIVERSITA' STATALE:  INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2024-25  MILANO, 20 GENNAIO 2025, ANSA/DAVIDE CANELLA
L'arrivo dei professori in via Festa del Perdono

Quello del sotto finanziamento alle università e dei problemi di bilancio di molti atenei "è un tema noto su cui la Crui stessa è intervenuta più volte, il sistema universitario ha fatto presente le sue difficoltà e anche noi come grande ateneo pubblico abbiamo le nostre difficoltà nel bilancio di previsione". Lo ha spiegato la rettrice dell'Università Statale, Marina Brambilla, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo. "Grazie ad una gestione oculata e a un bilancio sano, ci tengo a dirlo, la Statale si è presentata ai suoi 100 anni, con tanti impegni come ad esempio nuovi campus - ha aggiunto -. È fondamentale una attenzione di questo tipo che certamente ci sarà, io sono confidente sulla capacità del nostro Paese e delle istituzioni di essere a fianco delle università perché sono un investimento per il futuro del Paese". A evidenziare i problemi di natura finanziaria delle università è stato anche, nel suo discorso alla cerimonia, il direttore generale della Statale Angelo Casertano. "Chiunque, oggi, si trovi a gestire un'università pubblica, non può non menzionare la situazione di difficoltà che l'intero sistema universitario italiano sta affrontando - ha evidenziato -. Moltissimi atenei hanno avuto problemi nell'approvazione dei bilanci di previsione. Per assicurare l'equilibrio economico del 2025, in diversi casi è stato necessario adottare misure correttive, spesso anche rinunciando temporaneamente a finanziare attività legate alla formazione e alla ricerca". "Il nostro ateneo ha dovuto far fronte a un bilancio di previsione che partiva da un disequilibrio di circa 29 milioni, su un totale di circa 600 - ha proseguito -. Lo ha fatto con risorse patrimoniali proprie, forte di una gestione oculata e di un'impostazione prudenziale che il nostro bilancio ha sempre avuto nel corso degli anni". "Tuttavia, i risparmi, come in ogni famiglia, possono soltanto tamponare un momento di difficoltà - ha concluso -, non possono certo rappresentare la soluzione al più generale sottofinanziamento del sistema universitario pubblico".