REDAZIONE MILANO

L’intelligenza artificiale e il nuovo campus a Mind: le sfide della Statale per il 2030

Durante l’inaugurazione del nuovo anno accademico la rettrice Marina Brambilla ha presentato il Piano Strategico 2025-2030

La rettrice dell’Università Statale di Milano, Marina Brambilla

La rettrice dell’Università Statale di Milano, Marina Brambilla

Milano, 20 gennaio 2025 – All’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025, la Statale guarda già al 2030. Durante la cerimonia, la rettrice Marina Brambilla ha presentato il Piano Strategico 2025-2030, documento in cui prende forma la Statale del futuro, tra infrastrutture di ricerca, progetti di rigenerazione urbana come Mind e Città Studi, corsi trasversali sull'uso consapevole dell'intelligenza artificiale. 

Strategico per l'ateneo, infatti, il piano di sviluppo dell'AI che prevede un decalogo inerente diversi campi di applicazione, dalla ricerca alla didattica, un percorso formativo in AI Literacy rivolto alla comunità accademica e agli studenti, offerto trasversalmente in tutti i corsi di studio. Infine la StAI Academy, una struttura di riferimento per coordinare e valorizzare le iniziative legate all'intelligenza artificiale e alla scienza dei dati, in collaborazione con enti, imprese e istituzioni del territorio.

In primo piano c'è anche la ricerca dove un grande ruolo lo giocherà il nuovo campus a Mind, l'ex area Expo. Su un totale di circa 200mila metri quadrati, il nuovo insediamento, che ospiterà circa 23mila persone, conterà oltre 62mila metri quadrati di laboratori, tra cui i 15mila metri quadrati della maxi piattaforma scientifica con infrastrutture tecnologiche di alta specializzazione che potranno essere messe a disposizione di gruppi di ricerca provenienti da tutto il mondo.

Al campus Mind "è previsto che si possa entrare come primo anno accademico nel 2027 - ha spiegato la rettrice a margine della cerimonia -, questo significa che ci verrà consegnato prima perché c'è tutta la parte degli allestimenti, dei laboratori e delle aule. I lavori stanno andando rapidi e stiamo predisponendo tutto per il trasferimento dei laboratori". "La grande sfida di Mind sarà di non avere dipartimenti in edifici separati come sono ora a Città studi - ha concluso -, ma ci sarà la condivisione delle infrastrutture di ricerca".