PARABIAGO (Milano)
Una perizia psichiatrica sul marito di Adilma. Un nuovo colpo di scena nelle indagini sull’omicidio di Fabio Ravasio, 51 anni, di Parabiago, investito e lasciato morire lungo una Provinciale. Sotto la lente di ingrandimento della Procura di Busto Arsizio ora finisce Marcello Trifone, uno dei nove arrestati. L’omicidio ha rivelato un complesso intreccio di manipolazioni e dinamiche psicologiche e gli avvocati di Trifone stanno cercando di costruire una difesa basata sulla perizia psichiatrica per dimostrare che Trifone fosse incapace d’intendere e di volere durante il delitto. Se la tesi difensiva fosse confermata, la mantide brasiliana potrebbe anche essere accusata di circonvenzione d’incapace. Andrea Toscani, avvocato di Trifone, dipinge l’assistito come un uomo ingenuo e vulnerabile, preda delle manipolazioni della moglie Adilma.
"Trifone credeva ciecamente alle affabulazioni della moglie. Non gli importava che i loro figli fossero considerati figli di Fabio Ravasio né si preoccupava dei milioni che Adilma gli aveva sottratto". Adesso sarà Nicola Poloni, direttore della Psichiatria Lariana Ovest, a valutare lo stato mentale di Trifone e a stabilire se fosse effettivamente incapace di comprendere il peso delle proprie azioni. L’obiettivo del legale è quello di attenuare la responsabilità dell’indagato che, fino a oggi, sembra coinvolto in modo inequivocabile nell’omicidio. Trifone era presente alle riunioni in cui si pianificava il delitto e c’era lui in auto insieme al figlio di Adilma durante l’investimento. Marcello trifone ha abitato per anni con la moglie in una villa di via Walter Tobagi, poi venduta quando i suoi beni si sono dissolti nel nulla. Adottato da giovane da Giacomino Trifone, era entrato a far parte di una delle famiglie più influenti del Magentino. Marcello frequentò le scuole medie dai Padri Somaschi per poi entrare nell’azienda di famiglia, dove però non assunse mai ruoli di rilievo. Veniva impiegato principalmente in compiti semplici.
Poi l’incontro con Adilma Pereira Carneiro: una storia d’amore che sembrava promettere una nuova vita insieme ma che finì in tragedia, portando anche al collasso economico. La villa e i beni di lusso scomparvero, Marcello si ritrovò a vivere in una modesta abitazione nel Magentino, mentre anche la storica STF, l’azienda di famiglia, falliva lasciando un centinaio di dipendenti senza lavoro e attirando l’attenzione della Guardia di finanza. "Pensa bene a cosa devi fare, altrimenti perdi tutto, i soldi e la casa". Diceva questo Adilma a Trifone. Lui era pronto a tutto, anche a dimostrarsi omosessuale pur di mantenere il legame con la moglie brasiliana.
Christian Sormani