
La società Nexity sarebbe disposta a pagare pur di sbloccare il “suo“ cantiere Lac
L’altroieri l’incontro fra il procuratore di Milano Marcello Viola e il legale Antonello Mandarano, a capo dell’Avvocatura di Palazzo Marino. Domani il primo summit fra il Comune - dovrebbero essere presenti sia il sindaco Sala sia l’assessore Tancredi - e i costruttori, tra cui rappresentanti di Bluestone, Green Stone, Nexity e altre società che hanno firmato progetti di sviluppo immobiliare finiti al centro delle inchieste coordinate dai pm Petruzzella, Filippini e Clerici. Prove di dialogo, interlocuzioni per cercare una soluzione all’impasse dell’urbanistica milanese. La Nexity Parco delle Cave srl, società di scopo dell’omonimo sviluppatore francese, costruttore delle Residenze Lac in via Cancano 5 poste sotto sequestro, pur rivendicando la correttezza dell’operato ha aperto per prima all’ipotesi di una "giustizia riparativa" versando le cifre, tutte o in parte, contestate dai pm come presunti mancati oneri di urbanizzazione, contributi e monetizzazioni delle aree.
Una soluzione, anche economica, per "sbloccare un cantiere sotto sequestro da otto mesi". Altre società, interpellate dal Giorno, per ora non si sbilanciano. Andranno all’incontro di domani per ascoltare le proposte del Comune, e avanzare le loro. L’eventuale versamento di denaro nelle casse comunali, trovando quindi accordi caso per caso “sanando“ alcune delle irregolarità alla base delle indagini, potrebbe però non bastare per risolvere la situazione sul fronte penale, anche perché i primi procedimenti su presunti abusi edilizi sono già approdati davanti al Tribunale. Intanto anche le associazioni e i singoli che hanno presentato esposti contro i cantieri, denunciando i danni per i residenti e per l’ambiente, chiedono di essere coinvolti. L’avvocata Veronica Dini, a nome di persone che abitano nella zona del Parco delle Cave, ha scritto a Nexity e a Palazzo Marino chiedendo che "un tavolo comune non potrebbe prescindere dal coinvolgimento" dei cittadini "in qualità di persone offese, danneggiati e comunque vittime dei reati contestati dalla Procura". Restano in attesa degli sviluppi anche le “famiglie sospese“, acquirenti di case in cantieri rimasti bloccati: "Il nostro impegno sta iniziando a dare risultati concreti – spiega Filippo Maria Borsellino, portavoce del comitato – ma a prescindere da come andrà il tavolo di venerdì il nostro obiettivo resta invariato: ottenere, nel minor tempo possibile, la soluzione giusta per tutte le famiglie intrappolate in questo incubo". Una soluzione che potrebbe passare anche attraverso interlocuzioni con la Procura. Tra i temi al centro della discussione fra Viola e Mandarano ci sarebbero anche le indagini sulla gestione urbanistica della città, e pure l’argomento della vendita dello stadio Mezza e aree limitrofe, al centro di un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati.