NICOLA PALMA
Cronaca

Va a fuoco il dormitorio abusivo. Fiamme ed esplosioni all’alba: gli occupanti fuggono in strada

Nello stabile in disuso di via Fracastoro. In pochi minuti l’incendio ha devastato tutti i locali. Lì si erano "trasferiti" clochard e lavoratori stranieri sgomberati da via Iglesias e via Esterle.

Va a fuoco il dormitorio abusivo. Fiamme ed esplosioni all’alba: gli occupanti fuggono in strada

Nello stabile in disuso di via Fracastoro. In pochi minuti l’incendio ha devastato tutti i locali. Lì si erano "trasferiti" clochard e lavoratori stranieri sgomberati da via Iglesias e via Esterle.

L’incendio è divampato qualche minuto prima delle 5 di ieri: in poco tempo, fiamme e fumo hanno completamente devastato lo stabile abbandonato (ma non disabitato), scarnificandolo fino alle fondamenta. Per fortuna, tutte le persone che vi dormivano all’interno sono riuscite in qualche modo a mettersi in salvo, portandosi dietro anche trolley ed effetti personali. Il rapido intervento di una decina di squadre dei vigili del fuoco ha poi consentito di spegnere rapidamente le fiamme nell’edificio industriale in disuso all’incrocio tra via Fracastoro e via Cesalpino, tra Gorla e Precotto: i primi sopralluoghi dei pompieri hanno escluso la presenza di occupanti rimasti intrappolati nella gabbia incandescente.

Lo stabile, ex sede di un’azienda che si è trasferita da tempo nell’hinterland, ospita da circa due anni senza fissa dimora e lavoratori stranieri sgomberati in diverse fasi da altri edifici occupati nella periferia est della città: lì sono confluiti, sostenuti dagli attivisti di Rete Solidale, gli inquilini abusivi mandati via prima da una palazzina di via Iglesias, poi dall’ex stabilimento della San Carlo di via Siusi e infine dagli ex bagni pubblici di via Esterle (in quest’ultimo caso per lasciare spazio ai cantieri per la realizzazione della moschea della Casa della cultura musulmana).

All’alba in via Fracastoro sono intervenuti anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile, gli agenti della polizia locale per chiudere la strada alla circolazione e i tecnici della Protezione civile per prestare assistenza alle persone coinvolte, che non hanno riportato ferite e non hanno avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche. Poco prima delle 7, un autobus di Atm è stato parcheggiato vicino al capannone andato a fuoco per dare temporaneo ricovero agli sfollati, che ora dovranno trovare un’altra sistemazione. Un residente che vive in un palazzo vicino è rientrato a casa poco dopo le 4.30 e ha visto dal balcone di casa che qualcuno aveva acceso un fuoco all’interno, probabilmente per scaldarsi; dopo qualche minuto, è scoppiato l’incendio.

Alcuni video girati dai cittadini hanno immortalato le prime fasi del rogo: si sentono distintamente diverse esplosioni, probabilmente provocate dallo scoppio di bombole e fornelli a gas usati dagli occupanti per cucinare.