"Organizzare l’estate dei propri figli è un’impresa. Ad agosto non c’è più nessuna attività. Per non parlare dei costi di centri estivi e attività varie, che sono lievitati. Noi genitori siamo molto in difficoltà. Io ho un solo vantaggio: lavoro da casa e quindi ho maggiore possibilità di accudire mia figlia. Ma è il sistema che va cambiato: tre mesi di vacanza concentrati in un solo periodo sono troppi. Le famiglie non reggono più, soprattutto chi ha più di un figlio e soprattutto se entrambi i genitori sono lavoratori". Ne è convinta Lucie Bubnikova, che è mamma di una ragazza di 24 anni ormai autonoma e di una bimba di 11 che sta per iniziare la seconda media. Originaria di Praga, Bubnikova vive a Milano da oltre 30 anni.
Come è riuscita a organizzare le vacanze di sua figlia minore?
"Con la chiusura della scuola è iniziato l’oratorio estivo, che lei ha frequentato, in zona Villapizzone. Poi, sempre con l’oratorio, è partita per un campus nella prima parte di luglio. Sono riuscita anche a portarla al mare a fine giugno: ci siamo concesse una settimana, insieme, non in alta stagione, quando i prezzi erano più accessibili. Da metà luglio in poi, non c’è stato più nulla se non attività sporadiche. La bimba è stata in vacanza con suo padre ma la maggior parte del tempo è con me. Io ho la fortuna di lavorare da casa, quindi posso occuparmi di lei".
Di cosa si occupa?
"Di traduzioni dalla mia lingua, il ceco, in italiano e viceversa, e di consulenze. Devo partecipare a riunioni a distanza e rispettare le scadenze, per il resto mi gestisco come preferisco. Mia figlia occupa il tempo giocando e facendo i compiti, sotto la mia supervisione".
Rispetto al passato nota dei cambiamenti?
"Sì, in peggio. Per la mia prima figlia, i costi di centri estivi e attività erano più ridotti. E poi si riusciva più facilmente ad accedere ai servizi: sono riuscita a mandarla nelle case vacanza del Comune. Invece per la più piccola ci provo da 4 anni ma non è mai stata selezionata".
Avete trascorso agosto in città?
"Sì, ma tra fine mese e i primi giorni di settembre andremo a Praga, dalla nonna. Così potremo goderci un po’ di relax a costo zero. Il fattore economico pesa moltissimo, soprattutto considerando che in generale a Milano il costo della vita è aumentato. Quanto alla scuola, sarebbe un grande aiuto per le famiglie se non chiudessero per tre mesi".
M.V.