Via libera dell'agenzia italiana
Milano - A Milano al via un progetto per la somministrazione del vaccino antinfluenzale direttamente nelle scuole dell'infanzia: da giovedì 10 novembre coinvolgerà nove scuole comunali, uno per ciascuno dei Municipi della città. Si tratta della vaccinazione con spray nasale e, per le famiglie che vorranno aderire, anche della sorveglianza dei casi di influenza o simil-influenza con test salivari.
Il progetto è il risultato del protocollo sottoscritto dal Comune con con Ats Città Metropolitana, Asst Fatebenenefratelli Sacco e l'università Statale per la promozione della salute dei bambini e delle bambine che frequentano i Servizi all'infanzia. Proprio i bambini sono stati individuati come obiettivo prioritario della campagna vaccinale contro l'influenza avviata in Lombardia il 18 ottobre.
Per loro il Fatebenefratelli Sacco ha organizzato open day vaccinali negli ultimi due fine settimana di novembre (esattamente il 19, 20, 26 e 27) al Centro di Palazzo delle Scintille. Le scuole in cui si avvia il nuovo progetto, sono fra quelle più popolose e la stima è che possa coinvolgere circa duemila bambine e bambini.
Il "primo passo in queste nove scuole - ha sottolineato la vicesindaco Anna Scavuzzo, che è anche assessore all'istruzione - ci permetterà di monitorare sia la risposta delle famiglie che l'organizzazione, così da poterla riproporre o replicare in altre strutture".
Per aderire basterà prenotarsi dal 7 al 9 novembre nella segreteria del proprio Servizio educativo. Sul sito del Comune di Milano, nella pagina dedicata, sarà a disposizione un webinair per conoscere nel dettaglio il progetto. L'avvio delle somministrazioni, che dovrà avvenire con la presenza di un genitore o comunque di un adulto delegato dalla famiglia, comincerà il 10 novembre nella Scuola dell'Infanzia di via Guicciardi e, nei giorni successivi nelle altre.
Per i bambini che non sono mai stati vaccinati contro l'influenza sarà prevista una seconda somministrazione, a distanza di non meno di 4 settimane dalla prima dose. "Si tratta di un progetto di prevenzione e promozione della salute di grande importanza - ha sottolineato Marino Faccini, direttore dell'unità di Medicina Preventiva nelle Comunità - Ats Città Metropolitana di Milano - perché l'influenza ha la sua massima incidenza nei primi anni di vita e i bambini, oltre a correre il rischio di sviluppare complicanze a seguito dell'infezione, possono diffondere il virus ai nonni e ad altri famigliari fragili".