Milano, 27 dicembre 2020 - Il tanto atteso giorno è arrivato: oggi, domenica 27 dicembre, è il V-Day anche in Lombardia. Sono 1.620 i vaccini Pfizer contro il Coronavirus preleveati nella serata di sabato dai militari dell’esercito del Comando Nato di Milano all’aeroporto di Linate e portati alla caserma "Ugo Mara" di Solbiate Olona, nel Varesotto, dove nel corso della nottata sono stati sorvegliati dai militari del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della Nato.
Le successive dosi di Pfizer, come previsto dal Piano Vaccini, saranno consegnate direttamente dalla Casa farmaceutica a 300 siti di somministrazione individuati dalla struttura commissariale, in accordo con le Regioni. La base operativa di Solbiate Olona sarà il Sub Hub di riferimento per la Lombardia, da dove partiranno le dosi per raggiungere le farmacie degli ospedali di tutte le province lombarde. Per una mera questione logistica: i vaccini simbolici arrivano in Lombardia già scongelati nei cryobox, e a temperatura da frigo domestico possono restare non più di 5 giorni. L’avvio vero della prima fornitura, che per la Lombardia consiste in circa 306mila dosi di Pfizer BioNTech, è atteso entro i primi di gennaio. E queste dosi sì arriveranno ultracongelate a 75 gradi sottozero, direttamente coi camion della Pfizer negli ultrafrigo di 38 dei 65 hub individuati per il primo scaglione della campagna, che riguarda 336.076 lombardi di cui 102.418 sono milanesi: 90.042 sanitari (inclusi i medici del territorio, gli operatori dell’emergenza, quelli delle Rsa e chiunque lavori in ospedale, anche in ufficio o alla mensa ) e 12.376 ospiti di Rsa.
La consegna dei vaccini al Niguarda
Questa mattina alle 8 i vaccini sono stati consegnati all’Ospedale di Niguarda, a Milano. Ad attenderli in un simbolico passaggio di consegne il direttore generale dell'ospedale, Marco Bosio, e i vertici delle Forze dell'ordine e militari. "Oggi è un giorno di speranza dopo un anno di sofferenza", ha detto Bosio. E ha sottolineato: "Viviamo qualcosa di eccezionale, dobbiamo viverlo in maniera positiva". Da queste fiale vengono ricavate le 1.620 dosi per gli ospedali lombardi. A suddividerle l'équipe di Alberto Medaglia della farmacia dell'ospedale.
La distribuzione dei vaccini in Lombardia
Verso le 10, le macchine di Areu sono partite per distribuire le dosi di vaccino in altri 12 ospedali e al Pio Albergo Trivulzio in rappresentanza delle Rsa. Un ospedale per provincia ma due nella Bergamasca devastata dalla prima ondata, il Pesenti Fenaroli di Alzano si divide un centinaio di dosi col Papa Giovanni; e per il Lodigiano la destinazione è l’ospedale di Codogno, precisamente la stanza della Rianimazione dove la sera del 20 febbraio le dottoresse Annalisa Malara e Laura Ricevuti, piegando alla ragione protocolli sbagliati, scoprirono il “paziente 1“, contagiato autoctono della malattia che secondo l’Oms in quel momento poteva arrivare solo dalla Cina. Oggi si faranno una cinquantina di vaccini e lì, come in quasi tutti gli altri ospedali di questo V-Day. Il Civile di Brescia ne farà un centinaio, il Niguarda una novantina e nei prossimi giorni dividerà l’altra metà di questa fornitura simbolica con l’ospedale Sacco.
I primi 7 vaccinati
All'ospedale Niguarda, questa mattina, sono state vaccinate subito sette persone: il presidente dell'Ordine dei medici di Milano Roberto Carlo Rossi, il presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Milano, Lodi, Monza e Brianza Pasqualino D'aloia, l'operatrice socio sanitaria dell'ospedale Niguarda di Milano Adele Gelfo (VIDEO), il presidente dell'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs Silvio Garattini, il virologo Fabrizio Pregliasco in qualità di presidente dell'Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), l'operatrice dell'impresa di pulizie Grazia Fresta, il medico di famiglia Fiorenzo Corti, vice segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). Le attività di immunizzazione continueranno nell'ospedale per altre 80 persone circa, perché ogni Asst di Milano ha mandato 5 suoi rappresentanti, in modo da coinvolgere simbolicamente nelle vaccinazioni tutte le strutture della metropoli. Tra i prossimi ad essere vaccinati anche Massimo Galli, a capo del reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano (VIDEO).
Fontana: "Al via un percorso verso la normalità"
"Oggi è una giornata fondamentale, è quella da cui parte un percorso ancora abbastanza lungo ma un percorso verso la normalità, verso la riacquisizione di tutte le nostre libertà che in questo periodo abbiamo dovuto purtroppo comprimere". Queste le parole del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana presente all'ospedale Niguarda. E ancora: "E' un giorno di passaggio, fondamentale per il nostro futuro, che ci fa guardare con più speranza al futuro, ma che dobbiamo sempre considerare essere nel mezzo di una traversata, di un'epidemia ancora in corso, quindi manteniamo sempre le rigorose regole di distanziamento, di utilizzo delle mascherine, continuiamo a comportarci come sempre, sapendo però che adesso abbiamo le armi per vincere la battaglia". E ancora: "La strada e' ancora lunga, ma e' quella che ci consentira' sicuramente di arrivare alla vittoria".
Gallera: "Un inizio, ma la pandemia non è terminata"
Parere simile a quello del governatore per l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallea: "Oggi è un inizio ma non pensiamo che sia terminata la pandemia". Adesso, secondo l'assessore è importante continuare a rispettare le regole di comportamento imposte dal virus e prepararci a nuovi momenti di pressione sul sistema sanitario.
Sala: "Io mi vaccino senza se e senza ma"
"Senza se e senza ma. Detto ciò, sarà un percorso lungo e complicato, servirà la collaborazione di tutti. E sarà indispensabile che il Governo chiarisca per bene e con realismo quando effettivamente verremo vaccinati". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aderisce - sulla sua pagina Facebook - alla campagna #iomivaccino nel giorno del V-day.