"Era un ragazzo volenteroso, educato, sempre pronto a dare una mano sul campo di basket e fuori. Rispettoso delle regole e sempre presente agli allenamenti. Ho saputo della sua morte intorno alle due di notte, quando mi ha scritto un messaggio uno degli amici che era con lui. Non ci volevo credere. Siamo tutti sconvolti". È il ricordo di Francesco Fabrizio, coach della squadra di basket dilettantistica Puntoebasket di Lainate dove giocava Serafino Valentino Colia, il 15enne, travolto e ucciso da un furgone in viale Kennedy a Garbagnate Milanese. Valentino (conosciuto da tutti con il suo secondo nome) amava il basket, era la sua passione da sempre. "Il suo ruolo era la guardia – aggiunge il coach – era molto bravo, era venuto da noi tre anni fa, ma aveva iniziato a giocare da ragazzino nell’Osl Garbagnate". Uno dei suoi primi allenatori era stato Alessio Koeman Allegri, morto il 16 dicembre 2019 all’età di 37 anni, mentre disputava una partita di basket del campionato di serie C. E proprio ieri sera era in programma un evento in memoria di Allegri, ma appena saputa la notizia, l’appuntamento è stato annullato. "Era un ragazzo pieno di vita, spiritosissimo, brillante, educato – racconta Francesco Pompa, dirigente della Puntoebasket –. Per noi è una mazzata incredibile. Assurdo. Sono via in questo momento, sono al camp con i suoi compagni di squadra più piccoli, non so come dirglielo". La società lo ricorda così con un post sulla pagina Facebook. "In questo momento di profonda tristezza e lutto per la perdita di Valentino, Puntoebasket si stringe attorno alla famiglia e ai suoi cari. Vogliamo ricordarlo come il ragazzo che abbiamo imparato a conoscere in palestra, con una vita piena di speranze e sogni e che amava giocare a basket con i suoi compagni delle giovanili. Non ci sono parole che possano lenire il dolore che state provando, ma speriamo che il sostegno e l’amore delle persone intorno a voi vi diano la forza necessaria per superare questo momento difficile". Amava il basket giocato e amava fare il tifo dalle tribune, Valentino era un “commandos“, ovvero un tifoso della prima squadra del Nerviano.
La sua seconda passione era la meccanica, frequentava il centro di formazione professionale Don Bosco dei Salesiani di Arese, a settembre avrebbe iniziato il terzo anno del corso di operatore meccanico di macchine utensili. "Era un ragazzo tranquillo, mai nessuna insufficienza sulla pagella, non aveva mai dato alcun problema per il comportamento – racconta Mauro Colombo, direttore del centro – Anche se la scuola ormai è chiusa, professori e studenti sono rimasti profondamente colpiti da questa tragedia". Condoglianze alla famiglia e qualche riga per ricordare Valentino anche sulla pagina Facebook della scuola, con una foto del 15enne sorridente, scattata proprio in uno dei laboratori di meccanica della scuola aresina. "Valentino aveva concluso poche settimane fa il secondo anno del corso per operatore meccanico nel nostro Centro di formazione professionale; ragazzo solare, appassionato al settore che aveva scelto, molto bravo nella programmazione a controllo numerico, non perdeva occasione di giocare con i suoi amici in ogni ricreazione. Mentre ci stringiamo nel dolore alla sua famiglia e ai suoi cari, lo affidiamo a don Bosco e al Signore perché lo accolgano in paradiso".
Ro. Ramp.