
Il direttore generale Francesco Laurelli inaugura la Tac a 128 strati con il sindaco
Vaprio d'Adda (Milano) - «Un investimento importante", a Vaprio entra in servizio la Tac a 128 strati, "un gioiellino di tecnologia" che nel primo giorno di attività intasa le prenotazioni, "chiamano anche da fuori provincia", dice con una punta di stupore il sindaco Luigi Fumagalli, per l’occasione in fascia tricolore. La fama della macchina incaricata di placare i timori dei pazienti in attesa che la riorganizzazione sanitaria sul territorio scriva un nuovo capitolo per il Crotta-Oltrocchi, ha già valicato i confini dell’Asst Melegnano-Martesana. Il direttore generale Francesco Laurelli fa gli onori di casa nel giorno scelto "per accendere il portento", "uno strumento che fa scuola in Italia con pochi eguali nel Paese". È la risposta ai dubbi di associazioni, malati, ma pure del Comune che nei mesi scorsi non ha risparmiato critiche all’Azienda "per il mancato rilancio della struttura" dopo la chiusura del punto soccorso imposta dal Covid e la carenza di personale.
«Finalmente assistiamo a una prima inversione di rotta concreta - dice Fumagalli -. La Tac si accompagna ad altri due macchinari che riaccendono il faro sulla diagnostica: un ortopantomografo per i dentisti e un ecografo. Positiva anche la nomina di un referente per i tre ospedali di zona, oltre a Vaprio, Cernusco e Melzo. Comincio a intravvedere un piano". Qui, nelle vecchie corsie che la Riforma Maroni voleva trasformare in Presidio ospedaliero territoriale, punto di riferimento per 35mila abitanti, l’Asst aprirà, Regione permettendo, un ospedale di comunità incaricato di accorciare la distanza con le famiglie dopo la batosta del Sars-Cov 2. Il nuovo servizio unirà le prestazioni della Casa di comunità che fa lavorare gomito a gomito servizi sanitari e servizi sociali con l’aggiunta di letti per per post-acuti, mettendo fine all’incubo delle dimissioni veloci. Un altro tema delicatissimo, come denunciano da anni le associazioni di pazienti. Vaprio avrà un ruolo centrale nella nuova rete locale che moltiplica i punti di assistenza al di là delle corsie e degli altri presidi che mantengono la loro vocazione.
Si parte dalla rivoluzione high-tech costata 760mila euro, "è l’ammontare dell’affitto della nuova Tac per 8 anni", sottolinea il direttore. Soldi che si sommano ai 4 milioni e mezzo sborsati dal Pirellone per il restyling dei reparti "ai quale - ricorda il sindaco - dovrebbero aggiungersi altre risorse per il recupero completo del nostro polo".