"Un progetto da modificare e un piano finanziario da rivedere". Dopo la presentazione del progetto un intervento di Sinistra Italiana di Milano Metropolitana sul tema, ormai caldo, della maxi vasca di laminazione che vedrà la luce entro il 2029 nelle campagne fra Bussero, Gorgonzola e Pessano con Bornago. Grandi numeri, impatto enorme. "Le parole dell’assessore regionale Gianluca Comazzi all’assemblea - così Antonio Galbiati di Sinistra Italiana - che esprimono apertura alla partecipazione delle amministrazioni comunali alla fase progettuale, sono importanti e positive: ma ora vanno formalizzate con degli atti".
Un po’ di cronistoria. "Questo progetto non è una novità per Bussero. Il Pgt del 2004 aveva previsto la vasca di laminazione e vincolato ad agricolo tutto il territorio a nord e a est, inserendolo nel parco sovracomunale del Molgora, oggi Parco Pane. L’allora vasca aveva però una capacità di 400mila metri cubi ed era stata finanziata dalla Regione per sei milioni di euro. Per varie ragioni la Regione decise poi di stornare i finanziamenti su opere per l’Expo".
Oggi nuovo progetto e altri numeri: invaso da 770mila metri cubi, un milione e 250mila metri cubi di terra da cavare, costo 36 milioni e mezzo di euro. "Positivo - ancora Galbiati - che vi siano progetto unitario e finanziamento completo dell’opera. Ma il progetto va modificato. Il bacino della vasca di laminazione ha un impatto significativo su Bussero, che non può subire ulteriori stravolgimenti. E non possiamo accettare che si realizzi una collina con le terre di escavazione ai limiti dell’abitato".
Sul piano finanziario: "Ne va verificata la congruità, i costi fanno riferimento a prezzari datati, e forse non in linea con l’aumento dei costi". M.A.