Milano, 11 marzo 2024 – La vasca di contenimento al Parco Nord entra in funzione alle 13.13 di domenica, quando in via Valfurva, a Niguarda, sotto la strada il Seveso raggiunge la soglia critica di 1,88 metri. A 3 ci sarebbe l’esondazione. Stavolta il copione prende una piega diversa dal passato: la pioggia che cade incessante gonfiando le acque non si traduce nell’allagamento dei quartieri a nord della città, come era successo lo scorso 31 ottobre per la 118esima volta in meno di mezzo secolo. Ieri è stata una giornata storica: per la prima volta che la vasca, realizzata da MM e operativa da fine novembre, si è attivata in situazione d’emergenza.
Nel primo pomeriggio, l’invaso immerso nel verde tra il quartiere milanese di Bruzzano e il Comune di Bresso si riempie in fretta e potrebbe contenere fino a 250mila metri cubi d’acqua. Quella del Seveso arriva da nord, passa attraverso lo “sgrigliatore“ esistente da una ventina d’anni, che la spoglia di rami, detriti e fango (se ne raccolgono 4 tonnellate all’anno) e poi viene deviata. Quando scatta l’allerta, le due paratoie in direzione città si sollevano di un metro. Poi, appena i livelli del torrente si avvicinano alla soglia di esondazione, una si chiude e l’acqua confluisce nella vasca. Verso Milano passa solo quella che la città è in grado di assorbire. A quel punto il livello del torrente sotto l’asfalto resta costante e poco dopo inizia a scendere. "Domenica – il commento dell’assessore alla Sicurezza Marco Granelli – abbiamo usato per la prima volta la vasca durante un’allerta. Abbiamo dimostrato che è possibile evitare le esondazioni a Milano ma non basta: Regione e Aipo completino il progetto che è stato approvato nel 2015, con le vasche di Lentate sul Seveso, Senago, Padeno e Varedo e con le aree golenali di Cantù". Altro appello alla Regione: "Bisogna lavorare sulla qualità dell’acqua del fiume". Presenti a controllare il funzionamento di tutto l’impianto, l’ad di MM Francesco Mascolo e il direttore del Servizio idrico Andrea Aliscioni: "Allo stato attuale abbiamo 100mila metri cubi d’acqua – ha sottolineato – e la situazione è sotto controllo". Raccolti in totale 120mila metri cubi. Passata l’emergenza si passerà allo svuotamento, con pompe che convoglieranno l’acqua nell’alveo del fiume, e con la pulizia, fino a riempire di nuovo l’invaso con acqua di falda.
La città è stata comunque messa in ginocchio dal maltempo. Da mezzanotte al pomeriggio, sono stati una cinquantina gli interventi dei vigili del fuoco tra Milano e hinterland, in particolare a Melegnano, San Donato, Peschiera e Arese per alberi crollati. A Milano i pompieri sono intervenuti soprattutto per la rimozione di materiali caduti. Sorvegliato speciale anche il fiume Lambro, che ha raggiunto il livello di 2,50 metri (a 50 centimetri dall’esondazione). Per precauzione sono state evacuate le comunità residenti nel parco. Al Vismara, sede del settore giovanile del Milan, in via Dei Missaglia, la caduta di un albero (senza feriti) ha costretto a rinviare la partita Under 15.