Bresso 8Milano), 14 settembre 2020 - "Gli alberi sulla sponda sinistra del Seveso nel parco pubblico di via Papa Giovanni XXIII possono essere salvati dal taglio": ne sono convinti sia i rappresentanti dei comitati anti-vasca che il sindaco bressese Simone Cairo, che stanno preparando una lettera urgente da spedire a MM Spa, incaricata di eseguire la costruzione della vasca di laminazione nel Parco Nord. La nuova proposta prevede che gli scavi lungo gli attuali argini di questo tratto del Seveso per la posa dei manufatti di collegamento con l’invaso da 250mila metri cubici, a meno di 100 metri dai balconi del supercondominio di via Papa Giovanni XXIII 43, riguardino solo la sponda destra, vale a dire sul versante della vasca, e non quella sinistra.
"Le metrature di scavo rimangano le stesse ma vengano eseguite solo sulla parte destra, sul versante di Milano. – spiega Matilde Minella, portavoce del Comitato “No Vasca” - L’alveo del fiume manterrebbe la stessa grandezza a interventi conclusi, con la posa dei massi di contenimento su entrambi i lati. In questo modo sarebbero però salvate tutte le alberature che, invece, sono destinate a essere disboscate sul lato di Bresso. Il corso del fiume sarebbe leggermente spostato verso Ovest".
Sabato mattina, il sindaco Cairo e i rappresentanti dei comitati hanno effettuato un sopralluogo nell’area verde e sulla sponda cittadina; visto che tutte le altre piante del parco non saranno tagliate, il mantenimento anche delle alberature sulla striscia di sponda garantirebbe e potenzierebbe quella barriera naturale tra i palazzi e la vasca: "Su questo argine ci sono dodici alberi di alto fusto. – continuano Minella e Cairo – Tra questi, per esempio, pioppi e piante molto alte, che permetterebbero uno schermo di vegetazione per quanti vivono nel supercondominio. Questa proposta ci sembra molto razionale".
Mercoledì è intanto prevista la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche per il reclamo contro il rigetto della richiesta cautelare di sospensiva dei lavori per la costruzione della vasca di laminazione, presentata dal supercondomio: era il 17 luglio e nelle prime due settimane di agosto c’è stato il taglio dei 4 ettari di bosco, dove sorgerà il bacino artificiale con una profondità di circa 10 metri.