REDAZIONE MILANO

Vendita di San Siro a Inter e Milan, la Procura di Milano apre un’inchiesta. E il centrodestra attacca Sala

Fascicolo a modello 45 e quindi senza ipotesi di reato né indagati. L’obiettivo: verificare se ci sia un danno per le casse pubbliche. Il valore del Meazza e delle aree circostanti è di quasi 200 milioni di euro. De Corato: il sindaco si dimetta. La Lega: gestione opaca

Aperto un fascicolo sulla vendita di San Siro da parte del Comune

Aperto un fascicolo sulla vendita di San Siro da parte del Comune

Milano, 23 marzo 2025 - Sulla vicenda della vendita dello stadio Meazza e dell'area circostante di San Siro la Procura di Milano, diretta da Marcello Viola, ha aperto un fascicolo conoscitivo, a modello 45 e quindi senza ipotesi di reato né indagati. La notizia è stata anticipata oggi dal sito di cronaca giudiziaria Giustiziami.it e confermata da fonti qualificate.  

Danno per le casse pubbliche?

Nel fascicolo, coordinato dal pool guidato dall'aggiunta Tiziana Siciliano che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, si intende verificare se con la vendita di stadio e aree limitrofe ci siano o meno danni per le casse pubbliche.

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Offerta d’acquisto e prezzo dello stadio

L'11 marzo scorso, Inter e Milan hanno consegnato al Comune di Milano un dossier di circa 300 pagine con la proposta dell'acquisizione dello stadio Meazza, acquisto di cui si parlava da tempo, e delle aree limitrofe per realizzare un nuovo impianto. A fissare il prezzo è stata, su richiesta del Comune, l'Agenzia delle Entrate secondo cui lo stadio di San Siro e le aree circostanti valgono 197 milioni di euro. L'obiettivo è quello di realizzare un nuovo stadio, mentre San Siro sarà in parte demolito e parzialmente rifunzionalizzato. E il Comune nelle prossime settimane dovrebbe predisporre un bando per la vendita. L'indagine punta quindi a verificare se ci siano o meno danni per l'erario.

Monguzzi: stadio regalato

"Da tempo diciamo - commenta Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi a Palazzo Marino - che il prezzo di vendita dello stadio fissato in 72 milioni è assolutamente inadeguato e abbiamo continuamente chiesto di sentire il parere di altri esperti. Oltretutto con lo sconto di 70/80 milioni per la demolizione lo stadio risulterebbe addirittura regalato. Dopo la sberla colossale presa col salva Milano, ora anche l'onta dell'indagine della procura su San Siro. Si fermi la giunta e ascolti il parere delle persone intelligenti e non solo di quelle obbedienti. Siamo pronti e disponibili. Continuare cosi' e' diabolico, si fanno solo danni e si consegna la citta' alla destra".

Fedrighini: indire un bando pubblico

Anche il consigliere di maggioranza Enrico Fedrighini, del Gruppo misto, ha sempre criticato il prezzo stabilito dall'Agenzia delle entrate per la vendita di stadio e aree. "Sul progetto Meazza siamo ancora in tempo, prima che sia troppo tardi, ad imboccare la strada della trasparenza, come invoco da tanto tempo - commenta -. L'unico modo per uscirne in modo chiaro e trasparente è indire subito un bando pubblico, senza alcun tipo di vincolo e aperto a tutti ed anche ai club, per presentare una proposta di riqualificazione dell'area aperta alla ristrutturazione e mantenimento del Meazza". Un bando che abbia come obiettivo primario la tutela dell'interesse pubblico", conclude.

Riccardo De Corato: Sala si dimetta

"La Procura ha aperto un fascicolo sulla vendita dello Stadio di San Siro. Avanti con un'altra inchiesta! Da 'Mani Pulite', fine aprile 1992, in poi in Comune a Milano mai c'erano state inchieste cosi' importanti e pesanti come, appunto, lo sono quelle sull'Urbanistica e sullo Stadio di San Siro. E' arrivato il momento che il sindaco Sala si dimetta e faccia un passo indietro prima che, poi, si arrivi al peggio e  debba lasciare il proprio ruolo, magari, forzatamente". Cosi' il deputato di Fratelli d'Italia, capogruppo FdI in Commissione Parlamentare Antimafia ed ex vice Sindaco delle Giunte di centrodestra milanesi, Riccardo De Corato. "E' vero che, su questo tema, ancora non sono arrivati ne avvisi di garanzia e nemmeno circolano nomi ma se i pm indagano significa che qualcosa di anomalo lo hanno riscontrato. La città deve tornare presto al voto ed essere governata da un'adeguata ed efficiente amministrazione comunale”. 

L’affondo della Lega

L'indagine “è l'ennesima conferma della gestione opaca e fallimentare del Comune su un tema così cruciale per la città”, attacca Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale: “La verità è che Sala e la sua amministrazione non sono in grado di gestire un bene pubblico di questa importanza con trasparenza e competenza. Chiediamo chiarezza immediata e un cambio di rotta per evitare che San Siro diventi l'ennesimo simbolo del fallimento della sinistra alla guida di Milano. Le continue perdite di tempo della sinistra stanno rischiando soltanto di far perdere alla città

investimenti”.