L’IMBRATTAMENTO
Cronaca

Vernice su 20 telecamere di Area B "Se la città ti spia, allora accecala"

Imbrattati gli occhi elettronici di 10 varchi in zona Lorenteggio: sistema ko per alcune ore. Blitz di ignoti che hanno lasciato volantini anonimi per le strade. Dispositivi ripuliti in giornata

di Marianna Vazzana

MILANO

Occhi elettronici accecati con schizzi di vernice bianca. Un’azione contro Area B che va oltre la protesta e sfocia nel vandalismo per mettere ko il sistema che registra gli accessi e multa i veicoli fuorilegge. L’incursione si è concentrata su 10 varchi (e 20 telecamere) posizionati alla periferia sud ovest della città, in fondo a via Lorenteggio, nelle vie Buccinasco e Gonin, su via Lodovico Il Moro a ridosso del Naviglio Grande e strade limitrofe. Azione presumibilmente notturna, chissà da quanto pianificata, concretizzatasi tra mercoledì e giovedì. Ieri mattina gli “occhi“ sporchi di bianco non potevano monitorare i passaggi. E che sia un attacco contro la zona a traffico limitato anti mezzi inquinanti, che copre circa il 75% della città (e che dal 1° ottobre è vietata anche alle auto diesel Euro 4 e 5 e a benzina Euro 2) è chiaro leggendo alcuni volantini comparsi nelle strade a ridosso dei varchi: "Alcune telecamere dell’Area B – il messaggio anonimo – sono momentaneamente fuori uso per permettere una libera circolazione di tutti. Contro un ecologismo di facciata che fa guadagnare lauti profitti ai soliti ricchi e fa pagare il costo a tutti gli altri. Contro il controllo dilagante in città". La stoccata finale: "Se la città ti spia, accecala". Non solo metaforicamente, visto che gli occhi elettronici sono stati realmente messi fuori uso. Ci sono volute alcune ore per ripulirle, mentre la mano del gesto è ancora misteriosa. Un autore solo o più responsabili? Rischioso anche raggiungere le telecamere posizionate a diversi metri d’altezza. Chi ha agito si è arrampicato su un mezzo, magari aiutandosi con una scala, e si è poi spinto fino alle estremità per mettere a segno l’attacco con la vernice? È ancora da accertare.

Le telecamere di videosorveglianza sulle strade potrebbero aver ripreso i blitz e aiutare il Comune a risalire al (o ai) responsabili, che hanno pure “seminato“ i loro volantini per le strade attorno. Ieri in tarda mattinata erano pochissimi i fogli superstiti: molti, fotografati qualche ora prima da curiosi, erano spariti. Tolti di mezzo chissà da chi. L’imbrattamento rappresenta l’ennesima manifestazione (questa volta illegale) di malcontento contro Area B. I comuni dell’hinterland si erano fatti sentire a settembre, prima che scattassero i nuovi divieti: "Non siamo l’autorimessa di Milano", tuonava l’assessore alla Mobilità di Sesto San Giovanni Antonio Lamiranda. "Tutti i pendolari dovranno parcheggiare ai confini".

Ora, un sit-in è stato già annunciato dal sindaco di Buccinasco Rino Pruiti: il luogo scelto come teatro della protesta è il cavalcavia Giordani, dove alla rotonda è installato un varco di Area B. Lo spicchio di città è quello preso d’assalto con la vernice. La settimana scorsa anche i sindacati delle forze dell’ordine, Les e Usip-Uil, hanno protestato contro Area B radunandosi davanti a Palazzo Marino e proclamando lo stato di agitazione permanente. Chiedono una deroga per le auto private dei poliziotti che si recano al lavoro. "Una deroga di almeno un anno". Tra i multati, poi, c’è chi si è visto recapitare a casa pacchi di sanzioni come il pensionato Francesco Decorso, di 82 anni, residente a Muggiano, che di multe he ha prese 117 dopo aver utilizzato la sua auto Euro 3 diesel per la spesa e per accompagnare la moglie in ospedale, senza essersi reso conto di aver superato il numero massimo di accessi consentito. Il giudice di pace gliene ha cancellate quasi 100 riconoscendo la sua buona fede.