Marianna Vazzana
Cronaca

Milano, verso la riapertura delle scuole: a settembre giochi e attività fino alle 16.30: “Così aiutiamo i genitori lavoratori”

L’iniziativa dell’associazione “I Baconiani“ per le prime settimane con orario ridotto e uscite scaglionate. La presidente: "Terzo anno consecutivo. Le famiglie che aderiscono versano una cifra simbolica"

L’associazione genitori della scuola primaria Bacone a Città Studi. La seconda da destra è la presidente Anna Conti

L’associazione genitori della scuola primaria Bacone a Città Studi. La seconda da destra è la presidente Anna Conti

La riapertura delle scuole non è più un puntino lontano all’orizzonte, oltre il mare gigantesco di tre mesi di vacanze estive. Si avvicina il suono della prima campanella, attesa da moltissimi genitori per i quali il tempo del riposo "infinito" dei pargoli si è tradotto in una costante ricerca di attività per riempirlo, facendo i salti mortali visto che le ferie degli adulti non seguono il ritmo della pausa scolastica. Ma con settembre i problemi non finiscono, perché, almeno nelle prime settimane, quando la scuola non sarà a pieno regime (con mensa e tempo pieno) occorrerà, ancora, "fare i salti mortali".

“I Baconiani“, l’associazione genitori della scuola Bacone, primaria in zona Città Studi, hanno pensato a una soluzione: reclutare educatori che possano tenere impegnati, con giochi e attività, i loro bambini fino alle 16.30. Perché orari ridotti e uscite scaglionate rendono arduo organizzare le giornate, soprattutto se in famiglia entrambi i genitori lavorano.

"Rinnoveremo questa proposta per il terzo anno consecutivo", spiega Anna Conti, presidente dell’Associazione genitori". Il gruppo si è rivolto alla cooperativa che già si occupa dei “giochi serali“, dopo l’uscita delle 16.30, chiedendo di fornire lo stesso servizio nel primo pomeriggio finché la scuola non sarà a regime. "I primi giorni – continua Conti – si uscirà alle 12.30 e non ci sarà la mensa". La seconda settimana, invece, "l’uscita sarà alle 14.30. Dalla terza settimana dovrebbe invece esserci l’orario pieno. Il problema è che, con l’inizio della scuola, chiudono tutti i centri estivi e i vari servizi per i ragazzi, e le famiglie si trovano in difficoltà".

Da qui, l’idea di affidarsi alla cooperativa in modo che i bambini possano essere seguiti da educatori fino alle 16.30, portando il pranzo al sacco nei giorni senza refezione. "I genitori possono aderire su base volontaria. La cifra è quasi simbolica. Ma il servizio è di grande aiuto. Lo scorso anno hanno aderito 280 famiglie su circa 400 (gli alunni sono più o meno 500 ma escludiamo le classi prime, che devono iniziare in maniera ridotta per motivi pedagogici)". Tra poco, si replicherà.