GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Verso le Olimpiadi. Opere finite all’ultimo o solo dopo l’evento. Ecco scadenze e ritardi

La variante di Tirano e la tangenziale di Sondrio saranno pronte in extremis. Per altre infrastrutture stradali la data di consegna slitta tra il 2027 e il 2031.

Verso le Olimpiadi. Opere finite all’ultimo o solo dopo l’evento. Ecco scadenze e ritardi

Arianna Fontana, protagonista alle Olimpiadi Invernali di Pechino nello short track

Neanche questa volta si è riusciti ad evitare la corsa contro il tempo. E il risultato è che alcune opere saranno ultimate solo poche settimane o addirittura pochi giorni prima del 6 febbraio 2026, altre saranno ultimate a evento concluso e non manca, infine, il caso di un’opera il cui taglio del nastro avverrà ad evento in corso. Il riferimento è alle opere stradali e ferroviarie messe in cantiere per le Olimpiadi Invernali del 2026, quelle di Milano e Cortina, in programma dal 6 al 22 febbraio. Prima di addentrarsi nella selva di scadenze, vale la pena sottolineare che per alcune opere, quelle "connesse e di contesto", non era d’obbligo l’ultimazione entro i Giochi. Ma alcune hanno comunque accumulato ritardi.

Nel dettaglio, per il 6 febbraio 2026 saranno pronte la variante di Tirano e la tangenziale sud di Sondrio, entrambe lungo la Statale 38 dello Stelvio, e ultimati l’ammodernamento del ponte Manzoni a Lecco, il consolidamento della Galleria Monte Piazzo e il potenziamento dello svincolo di Piona lungo la Statale 36 del Lago di Como. Si tratta quasi sempre di canestri sulla sirena, usando una metafora cestistica: la data di consegna prevista per la variante di Tirano è il 31 dicembre 2025, quella per il ponte Manzoni e la Galleria Monte Piazzo è il 26 gennaio 2026, quindi 10 giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi. Quanto alla tangenziale sud di Sondrio, la scadenza fornita un anno fa, nel corso della seduta del 30 novembre 2023 della quinta Commissione del Consiglio regionale, era maggio 2026 mentre ora c’è ottimismo sulla possibilità di inaugurarla in tempo per i Giochi. Parziale eccezione per lo svincolo di Piona, che dovrebbe essere finito per l’autunno del 2025. All’elenco delle opere che arriveranno puntuali bisogna aggiungerne due ferroviarie: il collegamento del Terminal 2 di Malpensa con la rete nazionale (luglio 2025) e la soppressione dei passaggi a livello lungo la linea Milano-Tirano (fine lavori per dicembre 2025). La messa in sicurezza del tratto della Statale 36 compreso tra Giussano e Civate dovrebbe completarsi nel mezzo dei Giochi: il 16 febbraio 2026.

Da qui in avanti si apre invece il capitolo delle opere che rappresenteranno l’eredità delle Olimpiadi in Lombardia ma arriveranno a medaglie assegnate. Quanto alla SS42, la variante di Edolo sarà completata per la fine del 2027, i lavori per il primo lotto della variante di Trescore Entratico sono previsti tra gennaio 2026 e novembre 2028, quelli per il secondo lotto tra gennaio 2026 e novembre 2029. Solo un anno fa la consegna del primo lotto era prevista a marzo 2027, quella del secondo a dicembre 2028, come si legge nelle slide proiettate in Commissione nel 2023. Sempre sulla SS42 le due gallerie di Ponte di Legno non saranno ultimate prima di maggio 2028 o ottobre 2028. Un anno fa le previsioni erano più rosee: consegne previste a maggio e agosto 2027. Lungo la SS36 il potenziamento dello svincolo di Dervio sarà realtà a febbraio 2027. Sulla SS38, lo svincolo di Sassella slitta a ottobre 2026. Infine la variante di Tremezzina (aprile 2028), la riqualificazione della SS336 Busto-Gallarate-Cardano (lavori tra ottobre 2025 e luglio 2029) e la variante di Vercurago sulla SS639 (consegna slittata a settembre 2031). A margine della commissione tenutasi giovedì, Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, ha sottolineato "il buon procedere dei cantieri legati alle opere stradali identificate come permanenti, necessarie, indispensabili e indifferibili. Tra queste la variante di Tirano, i cui lavori hanno uno stato di avanzamento del 34% con obiettivo di ultimazione a fine dicembre 2025". Di diverso avviso Nicola Di Marco, capogruppo del M5S al Pirellone: "Tre quarti delle opere annunciate, ad esempio da SIMICO, hanno subito slittamenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di opere che saranno realizzate dopo le Olimpiadi. Colpisce come sia stato dichiarato che si sta lavorando ventre a terra per arrivare puntuali almeno con le opere indispensabili. La realtà è lontana dal quadretto dipinto da Fontana e Salvini".