Vesti Solidale:: "Cassonetti gialli da ripristinare"

Una visita nel più grosso impianto di trattamento dei vestiti usati, inaugurato a marzo a Rho. L’ha organizzata la cooperativa Vesti Solidale, che ha sede a Cinisello ed è promossa dalla Caritas ambrosiana. L’invito è stato esteso al Consiglio comunale di Sesto e anche al sindaco Roberto Di Stefano e agli assessori: all’appuntamento c’erano però solo alcuni esponenti del centrosinistra, come Felice Cagliani e Yuri Maderloni. Oltre a toccare con mano Textile Hub, hanno potuto discutere con il presidente Matteo Lovatti sui possibili benefici per i Comuni del recupero degli abiti usati. Una riflessione che porta dietro la richiesta di ripristinare la raccolta differenziata degli abiti usati attraverso il posizionamento dei cassonetti gialli, eliminati ormai due anni fa dall’Amministrazione in chiave anti-degrado. "Come cittadino di Sesto sono deluso dalla scelta di interrompere il contratto per i cassonetti - ha confessato l’amministratore delegato Giovanni Lucchini nella lettera di invito -. Una scelta anti-sociale e anti-ecologica". La proposta è di aumentare il numero dei cassonetti con una campagna di comunicazione che sottolinei il valore di conferire gli abiti usati e sensibilizzi a non usarli come discariche.

"Per molti la raccolta dei vestiti è un’attività legata più al volontariato che al sistema imprenditoriale. Vesti Solidale e le cinque cooperative collegate gestiscono 2.500 cassonetti tra Milano, Bergamo e Brescia e nel 2023 hanno raccolto 14.500 tonnellate di indumenti usati, il 10% del dato nazionale. Impiegano con regolare stipendio 108 lavoratori, di cui 69 di categorie svantaggiate, e reinvestono le risorse nell’ampliamento delle attività e nel sostegno di progetti sociali con Caritas ambrosiana per un importo nel 2023 di 415mila euro". La.La.