SIMONA BALLATORE
Cronaca

Via alla sperimentazione. L’IA entra in tre scuole: team di esperti al lavoro

Progetto pilota all’istituto Cremona di Milano, a Cologno Monzese e a Lecco. Regione Lombardia apripista con un comitato tecnico che stila le linee guida.

Via alla sperimentazione. L’IA entra in tre scuole. Team di esperti al lavoro

Lorenzo Maternini con l’assessore regionale all’Istruzione Simona Tironi

Milano, 14 novembre 2024 –  Intelligenza artificiale in classe: partirà da tre scuole lombarde il primo progetto pilota. Sono coinvolti una scuola superiore - il Luigi Cremona di Milano - e due istituti comprensivi, l’istituto Viale Lombardia di Cologno Monzese e il Falcone e Borsellino di Lecco. Fanno parte delle prime 15 scuole individuate a livello nazionale. Parallelamente è stato creato un comitato tecnico per stilare le prime linee guida per l’insegnamento dell’Intelligenza artificiale e si partirà dalla formazione dei docenti. Il comitato è composto da Marco De Rossi, fondatore e Ceo di Weschool; Roberto Marseglia, Cto, Innovation manager, PhD in Automation Engineering, Mba a Warwick; Antonio Palmieri, fondatore e presidente di Fondazione Pensiero Solido; Stefano Pasta, collaboratore del Cremit e ricercatore in Didattica e Pedagogia speciale; Silvia Petocchi, direttore generale di Fondazione Miticoro; Riccardo Polvara, professore di Robotics and Autonomous Systems, Susanna Sancassani, responsabile del Centro Metid, il servizio di Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica del Politecnico di Milano; Donatella Solda, direttore di Fem e cofondatrice di Wonderful Education nonché presidente di Edtech Italia.

"L’obiettivo è promuovere un’educazione etica, inclusiva e orientata al futuro, in un contesto di rapidi cambiamenti tecnologici", sottolineano da Regione Lombardia che ha dedicato al tema l’incontro ”L’arte di imparare. L’intelligenza artificiale nella didattica” con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Gli esperti presenteranno le linee guida a settembre, nel frattempo si parte con le tre scuole-pilota per estendere il progetto ad altri istituti.

"Oggi più del 65% dei ragazzi già utilizza l’IA nella quotidianità, spesso anche senza saperlo, e si serve dell’intelligenza artificiale per fare i compiti, per sviluppare saggi e preparare le lezioni",spiega l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi. Il comitato tecnico è guidato da Lorenzo Maternini, membro della Commissione intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio e metterà a fuoco rischi, opportunità ed etica, ispirandosi anche all’Ai Act promulgato a luglio. Si svilupperanno strategie per prevenire l’uso improprio dell’IA, educando gli studenti all’etica e all’uso responsabile dell’intelligenza artificiale, che "sarà insegnata nelle scuole per garantire pari opportunità a tutti gli studenti, con un approccio interdisciplinare".

Tra gli obiettivi, l’utilizzo di strumenti di analisi dei dati e un uso responsabile dei nuovi strumenti. Saranno coinvolti anche genitori e insegnanti. "È un’iniziativa che non solo modernizzerà il nostro sistema educativo, ma garantirà anche che i nostri studenti siano preparati ad affrontare le sfide del futuro con competenze avanzate e ad allenare il proprio spirito critico – prosegue Tironi –. Vogliamo essere i primi ad accendere la discussione e la riflessione su un tema così trattato e discusso". "Il mondo della scuola non può rimanere estraneo a un cambiamento di paradigma che investe a pieno la dinamica dell’insegnamento-apprendimento. La trasformazione è già in atto: è doveroso leggerla e interpretarla tempestivamente insieme ai ragazzi e non, invece, subirla passivamente", sottolinea l’Ufficio scolastico regionale in una nota, anticipando che "sotto il controllo dei docenti, si sperimenterà l’utilizzo di alcune funzionalità guidate dall’Intelligenza Artificiale in ambiente Google Workspace for Education, al fine di garantire un valido supporto nel differenziare i percorsi di apprendimento, offrendo ad ogni studente un’esperienza formativa più adatta alle proprie caratteristiche, potenzialità e ritmi di apprendimento. Il percorso si focalizza principalmente sulle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e sull’apprendimento delle lingue straniere".