
Li vede tutti i giorni davanti al supermercato in zona Centrale dove lavora come vigilante. Così li ha subito riconosciuti...
Li vede tutti i giorni davanti al supermercato in zona Centrale dove lavora come vigilante. Così li ha subito riconosciuti quando l’altra notte i tre lo hanno rapinato del suo cellulare Motorola mentre si trovava nella sala d’attesa esterna del pronto soccorso del Niguarda. Gli aggressori sono stati rintracciati poco lontano dagli agenti del commissariato Greco Turro, arrestati e portati a San Vittore: in manette un egiziano di 36 anni, un romeno di 47 e un italiano di 51. Stando a quanto ricostruito, il gruppo è entrato in azione qualche minuto dopo le 2.30 di venerdì: nel mirino è finito un trentottenne italiano, che in quel momento si trovava in ospedale. "Stai attento che per te finisce male", l’approccio intimidatorio di uno dei tre, che poi ha staccato lo smartphone in carica e se n’è impossessato.
Il derubato ha seguito i rapinatori per chiedere la restituzione del maltolto, ma a quel punto è stato nuovamente minacciato: "Cosa vuoi fare? Vuoi prendere le botte". L’uomo ha segnalato l’accaduto all’agente in servizio al Niguarda, presidiato 24 ore su 24 da fine gennaio (e dotato di un’auto elettrica di servizio) su disposizione del questore Bruno Megale in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. A sua volta, il poliziotto ha segnalato i tre in fuga ai colleghi della Volante del commissariato, guidati dal dirigente Carmine Mele, che li hanno intercettati in via Graziano Imperatore: uno di loro aveva in tasca il Motorola appena portato via al trentottenne. D’intesa con il pm di turno Rosaria Stagnaro, sono stati arrestati e portati a San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip.
N.P.