REDAZIONE MILANO

Via Festa Del Perdono : "Dai malati in Ca’ Granda ai giovani della Statale"

Nel 1456 la posa della prima pietra, poi l’apertura nel 1472. Comincia così la storia di uno dei simboli di...

Nel 1456 la posa della prima pietra, poi l’apertura nel 1472. Comincia così la storia di uno dei simboli di...

Nel 1456 la posa della prima pietra, poi l’apertura nel 1472. Comincia così la storia di uno dei simboli di...

Nel 1456 la posa della prima pietra, poi l’apertura nel 1472. Comincia così la storia di uno dei simboli di Milano: la Ca’ Granda, costruita per volere del duca Francesco Sforza sull’odierna via Festa del Perdono. Ex sede dell’Ospedale Maggiore e oggi dell’Università Statale, la sua storia è intrecciata a quella della via: l’omonima festa serviva a incoraggiare le donazioni verso l’ospedale, perché il Papa promise in cambio un’indulgenza. Se la festività si celebra ancora, il 25 marzo negli anni dispari, la strada è cambiata molto e oggi è piena di negozi, soprattutto bar e bistrot. "È una bella zona, ma i locali ora sono meno frequentati", racconta Moussa Diakhete, che viene spesso qui. "Il Covid ha mutato le abitudini: oggi i clienti preferiscono stare sui tavoli fuori o nel parchetto", conferma Alessandro Pini, che lavora in un bar. A un estremo della strada si stende infatti un giardino, vicino alla fermata Sforza della metro blu, con le statue dell’astrofisica Margherita Hack e dell’ex direttore dell’ospedale Andrea Verga. Insomma, il nuovo e il vecchio volto della via.

Thomas Fox