REDAZIONE MILANO

Via Gola oltre le apparenze: "Occupazioni e degrado. Ma non è così pericolosa"

Scritte contro la polizia, la Tav, i fascisti e il ddl sicurezza: l’abc dell’antagonismo è impresso sui muri dei caseggiati...

Scritte contro la polizia, la Tav, i fascisti e il ddl sicurezza: l’abc dell’antagonismo è impresso sui muri dei caseggiati...

Scritte contro la polizia, la Tav, i fascisti e il ddl sicurezza: l’abc dell’antagonismo è impresso sui muri dei caseggiati...

Scritte contro la polizia, la Tav, i fascisti e il ddl sicurezza: l’abc dell’antagonismo è impresso sui muri dei caseggiati di via Emilio Gola, larga strada pedonale poco più a sud della Darsena. Da sempre zona difficile, caratterizzata da criminalità e abusivismo: nel maggio 2024, dei 689 alloggi Aler ben 237 erano occupati da irregolari. A lottare contro gli sgomberi, ma anche contro il racket e lo spaccio, è il centro sociale Cuore in Gola. "Organizzano pure giochi, concerti e grigliate all’aperto - racconta Guido Lisi, che abita vicino - Ma al di là della nomea, io giro tranquillo: vado al bar, al macellaio, nella galleria d’arte, al Nidaba, locale di live music". Certo, in molti chiedono una riqualificazione e nel 2019 sono stati stanziati 20 milioni di euro, anche se i cantieri non sono mai partiti. "Ma la via non è così pericolosa - osserva Tanja Haramincic, del laboratorio di ceramica - Qui convivono vari gruppi sociali, incluse giovani famiglie che trovano case a prezzi accessibili". E quel senso di comunità ormai svanito nel resto del quartiere.

Thomas Fox