NICOLA PALMA
Cronaca

Maxi multa per aver spostato i rifiuti nel punto raccolta dell’Amsa, cancellato il verbale-beffa al capogruppo FdI

San Donato Milanese, la vicenda risale al 7 ottobre scorso quando alcuni residenti hanno spostato la spazzatura. Sanzione da 600 euro a Guido Massera: "Non era autorizzato"

I rifiuti che erano stati raccolti da Guido Massera e dai cittadini volontari

"Il giorno 7 ottobre 2023 alle 11.30, in località viale della Libertà 68, è stato accertato che Guido Massera effettuava l’abbandono di rifiuti su pubblica via", con "verbalizzazione effettuata dopo aver accertato che non vi era alcuna autorizzazione a svolgere un’attività di raccolta di rifiuti". Ammontare della sanzione: 600 euro più 19 di notifica. Peccato che Guido Massera sia il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale di San Donato Milanese e che quei rifiuti fossero presenti nella zona "da moltissimo tempo": il politico li ha soltanto raccolti "in collaborazione con alcuni residenti della zona di via Libertà" e con tre colleghi di partito "per accumularli in un punto preciso e sicuro onde facilitarne la successiva e immediata rimozione a opera dell’Amsa", come si legge nella memoria difensiva presentata dai legali Nicola Brigida e Alfredo Partexano alla Città metropolitana di Milano per contestare quella sanzione e chiederne l’annullamento.

Nei giorni scorsi, il direttore del settore Rifiuti e bonifiche di via Vivaio Raffaella Quitadamo ha comunicato al diretto interessato l’archiviazione del verbale da 600 euro firmato dal comandante della polizia locale e datato 9 novembre 2023, in "accoglimento delle controdeduzioni del trasgressore". Dall’esame della documentazione, ha aggiunto il funzionario di Palazzo Isimbardi, risulta infatti che il consigliere abbia informato il 6 ottobre via mail l’amministrazione comunale e la polizia locale "dell’iniziativa da intraprendere il giorno successivo insieme ad altri cittadini, volta a raccogliere rifiuti presenti in zona via Libertà per una successiva rimozione degli stessi da parte dell’Amsa, senza che le autorità stesse avessero mosso alcuna obiezione in merito".

Nella missiva inviata al Comune, alla municipale e all’assessore all’Ecologia, Massera ha infatti anticipato che avrebbe spostato i rifiuti verso via Libertà "affinché possiate farli rimuovere dalla società Amsa, purtroppo a spese di tutti i contribuenti". Gli avvocati hanno ricostruito che la mattina del 7 due vigili di San Donato Milanese, come si evince anche dalla loro relazione di servizio datata 22 novembre, arrivarono sul posto e identificarono tutte le persone presenti in quel momento, senza notificare alcuna violazione.

"Se i due agenti non vi hanno immediatamente proceduto, benché fosse loro fin troppo agevole, è perché evidentemente non hanno ritenuto illecito quello che stava accadendo sotto i loro occhi, trattandosi di una condotta diametralmente opposta a quella successivamente “verbalizzata”", si legge nella memoria degli avvocati di Massera. E ancora: "È appena il caso di aggiungere che si appalesa “eccentrico” pure il riferimento, che si rinviene scritto nel verbale di accertamento, alla mancanza di “autorizzazione a svolgere un’attività di raccolta di rifiuti”".