di Simona Ballatore
Via libera al piano Mind: nonostante i rincari - ben 120 milioni in più - è "sostenibile". Così ha deciso il Cda della Statale, con due voti contrari su nove, confermando il suo futuro tripolare su Milano. Festa del Perdono, Città Studi e l’ex area Expo, appunto, che diventerà nevralgica, accogliendo 23mila persone tra studenti, professori e personale. Cantieri in arrivo entro la fine dell’anno, alla vigilia del centenario dell’università: l’ultimo capitolo di un libro che si è cominciato a scrivere otto anni fa. Il voto è stato preceduto poche ore prima dal parere favorevole del Senato Accademico (24 “sì“ e sette contrari) e da un sit-in di protesta dell’Unione degli Universitari in via Festa del Perdono. Alle tre in punto, a tre anni dall’aggiudicazione dell’appalto di project finance, il Cda ha approvato la concessione trentennale a Lendlease e l’acquisto dei terreni da Arexpo (13 milioni di euro per un’area di 65mila metri quadri).
L’investimento ammonta a 458,2 milioni di euro: in principio ne erano stati previsti 338 di milioni. Ma costi di costruzione, materie prime ed energia hanno fatto lievitare la spesa, oltre ai tassi di interesse e ai miglioramenti che sono stati apportati per rendere più funzionale il progetto. Il 49% della copertura arriva da un contributo pubblico - pari a circa 201 milioni - la restante parte sarà coperta da un finanziamento privato che verrà rimborsato nel corso di 27 anni di gestione dell’opera, tramite il riconoscimento da parte della Statale di un canone di 30 milioni all’anno a Lendlease, che invece si occuperà della manutenzione ordinaria e straordinaria, del riscaldamento e della climatizzazione.
"Gli equilibri economici non verranno intaccati", assicurano da via Festa del Perdono presentando il Piano finanziario. Soddisfatto il rettore, Elio Franzini, che ha scritto una lettera alla sua comunità accademica subito dopo la fumata bianca: "Il voto di oggi segna il passaggio definitivo del progetto Campus Mind che abbiamo ridisegnato profondamente nel quadro dello sviluppo di un ateneo multipolare. Un ateneo, il nostro, che, negli ultimi anni, è cresciuto molto e che deve proprio alla sua stessa crescita lo stato di buona salute dei propri bilanci e la possibilità di firmare il contratto di concessione a Lendlease". Non nasconde le "difficoltà dell’impresa, passate, presenti e future" ma "il piano di sostenibilità, certificato dai nostri consulenti, è un accettabile punto di avvio, supportato da autorevoli realtà istituzionali", conferma il rettore.
"Pertanto, nonostante la congiuntura di inflazione sfavorevole, grazie ai sostegni delle istituzioni, da una parte, e, dall’altra, grazie alle risorse provenienti dal fondo ristori – a cui contiamo legittimamente di accedere – la volontà è quella di far crescere l’ateneo e di mantenerlo unito, pur nella legittima differenza di prospettive. Per molti anni, ben oltre la fine del mio mandato, la Statale avrà bisogno di una gestione serena, di un attento piano di razionalizzazione dei costi di gestione, di una linea responsabile e strategica al tempo stesso", conclude il rettore. Nessun ripensamento su Città Studi, anzi: arriverà anche parte di Scienze politiche. L’annuncio a coronamento della giornata.
"La Regione ha sempre creduto in questo intervento stanziando risorse importanti per 135 milioni di euro, assicurando il proprio sostegno nei passaggi Parlamentari e nell’interlocuzione con il Governo e con il Comune", ribadisce il governatore Attilio Fontana, che ha dato la delega alla partita all’assessore Alessandro Fermi. "Il Campus Mind sarà un fiore all’occhiello non solo per Milano, ma a livello italiano ed europeo - commenta Fermi -. Un progetto scientifico che mette al centro innovazione, ricerca e sostenibilità e che aumenterà la capacità attrattiva del sistema universitario lombardo. Oggi il 33% degli studenti viene da fuori regione, l’8% dall’estero". E servono posti letto: nel piano ce ne sono 1.100.