SIMONA BALLATORE
Cronaca

Viaggi di studio all’estero? Usa in testa, Gran Bretagna giù. La classifica delle mete preferite

L’effetto Brexit pesa sui più giovani. Trump resta un’incognita, ma aumentano le famiglie americane che accolgono

Gli Stati Uniti restano la meta più ambita per l'anno di studio all'estero

Gli Stati Uniti restano la meta più ambita per l'anno di studio all'estero

Milano, 17 aprile 2025 – Gli Stati Uniti restano in cima alla classifica delle destinazioni preferite per i viaggi studio: hanno superato la Gran Bretagna (in calo del 18%), che risente anche dell’effetto Brexit, soprattutto tra i più giovani.

Rispetto a 30 anni fa le destinazioni sono molto più variegate, con l’Australia in forte crescita (passata dal 7 al 28%) e gettonatissima soprattutto tra gli studenti lombardi (viene indicata dal 39% contro il 28% a livello nazionale). Tra le mete oggi più ambite spiccano il Canada (dall’8 al 22%) e i Paesi asiatici (dal 4 al 28%), con un picco del 41% tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni.

A fotografare l’evoluzione delle mete ideali è l’osservatorio di YouGov, istituto di ricerca inglese, chiamato a realizzare un’indagine di mercato sui viaggi studi da Wep Italia, organizzazione specializzata in scambi culturali e linguistici nel mondo ed ente formatore riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in occasione del suo trentesimo compleanno.

I numeri

Gli Usa sono invece balzati dal 43 al 57%. “Per tanti anni hanno monopolizzato l’attenzione – conferma Lorenzo Agati, Ceo di Wep Italia, che ha fondato l’organizzazione forte della sua esperienza di studio negli Stati Uniti –. A poco a poco il mondo si è aperto, agevolato da voli aerei.

Il Covid ha rimischiato le carte e si è tornati ora a un equilibrio, con diverse mete in ripresa”. Preoccupano i nuovi scenari geopolitici oltreoceano? “Vedremo che succede, ma i ragazzi in questi anni hanno viaggiato anche in situazioni molto complesse – risponde Agati –. E proprio quest’anno abbiamo registrato un aumento delle famiglie statunitensi che accolgono gli studenti, che continuano a essere attratti dagli Usa”.