Milano – La Lega lombarda, su spinta della Lega nazionale, propone una stretta sul velo islamico, specialmente niqab e burqa, negli uffici pubblici. I consiglieri regionali del Carroccio, sostenuti dall’europarlamentare Silvia Sardone e dal deputato Igor Iezzi, hanno presentato ieri al Pirellone una mozione che vuole dare nuova linfa alla disposizione già esistente e risalente al 2015 che prevede il divieto di indossare il velo solo all’interno di edifici regionali estendendolo, ora, a tutti i luoghi pubblici di riferimento comunale, a iniziare dalle scuole.
"Burqa e niqab sono strumenti di oppressione della donna che non possiamo tollerare e purtroppo – sottolinea il capogruppo leghista a Palazzo Pirelli, Alessandro Corbetta – assistiamo anche a posizioni politiche un po’ accondiscendenti". La mozione sarà discussa in Consiglio regionale. "Bisognerebbe aprire una riflessione sul velo, che troppo spesso non è libertà della donna di indossarlo, ma è una costrizione dell’uomo", aggiunge l’esponente del Carroccio. "Invitiamo il governo – afferma la consigliera Silvia Scurati, prima firmataria – a fare una riflessione per quanto riguarda non solo i luoghi pubblici, ma anche l’estensione del divieto del velo all’interno degli edifici scolastici, soprattutto rivolti agli alunni di minore età. Pensiamo a tutte quelle ragazzine delle elementari che sono costrette a indossare il velo all’interno delle aule". "In Francia o in Belgio – aggiunge Iezzi – hanno approvato legislazioni che vietano il velo islamico. E la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo le ha ritenute legittime. Il problema è solo nostro".