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Vietare i monopattini? Beppe Sala: “Milano non è Parigi, non farei un referendum”

Il sindaco si è espresso dopo che un voto popolare poco partecipato ha deciso lo stop dello sharing nella capitale francese dal 1° settembre

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (a sinistra)

Il Comune di Milano non ha intenzione di cambiare linea rispetto ai monopattini, nonostante le polemiche legate alle soste selvagge, agli incidenti o alla guida spericolata. Il messaggio è chiaro: Milano non è Parigi. Nella capitale francese, il 6,7 per cento degli elettori si è espresso in un referendum per vietale la circolazione dei monopattini, ottenendone lo stop dal 1° settembre. 

Come la pensa Beppe Sala

Nel capoluogo meneghino però non se ne parla. Il sindaco Giuseppe Sala non farebbe alcun referendum, ha detto, "a meno che non avessi contezza che vadano in tantissimi a votare". A pesare, la scarsissima partecipazione parigina. “Sono perplesso. Settimana scorsa ho visto Anne Hidalgo a Parigi e mi ha raccontato di questo referendum".

Il dubbio  ha detto Sala – è "se vota solo l'8% dei cittadini, è meglio che a decidere siano i cittadini o l'amministrazione del sindaco? Tendo a pensare che allora è un tema che dobbiamo affrontare noi. Se fosse un referendum molto partecipato allora cambierebbe. Non so se è giusto per tutti i cittadini dare la decisione al meno del 10%” della popolazione. Però è evidente che il dibattito c'è, ci penseremo nelle prossime settimane".

I dati sui monopattini a Milano

Nella città ci sono 6.000 monopattini in sharing, suddivisi equamente tra i sette operatori autorizzati: Helbiz, Bolt, Vento, Emtransit, Bird, Voi e Lime. Ogni giorno si contano più di 8.600 noleggi per una distanza media di 1,5 chilometri.

Malgrado gli incidenti stradali che coinvolgono questi mezzi abbiamo molta risonanza, rappresentano appena il 2,4% di quelli che avvengono in Lombardia. Dei 1.347 registrati nel 2021, tuttavia, 931 si sono verificati a Milano o nell’hinterland.