Milano, 12 gennaio 2017 - "Io non l'ho conosciuto, ne ho parlato con alcuni colleghi che me l'hanno descritto come un vero figlio di Milano". Così il sindaco Giuseppe Sala ha descritto Nicolò Savarino, vigile morto cinque anni fa travolto da un suv, durante la commemorazione al parco di via Livigno intitolato proprio a Savarino. "Stare in strada in questo mondo difficile porta dei rischi - ha proseguito Sala -. Io amo i componenti della polizia locale che sentono il dovere di stare in strada, fare il loro dovere e fare la loro parte. È questo che qualifica il mondo dei vigili e li fa amare dai milanesi. È per questo che è importante continuare a ricordare Savarino. La polizia locale deve continuare ad essere presente nella città. È il momento di trovare ancora più coesione tra questo corpo e la città. Lo dobbiamo anche a una persona come Nicoló Savarino".
Il primo cittadino milanese ha poi posto l'accento anche sulla questione sicurezza in città. Quello della carenza di personale è un problema ormai noto. "E' un tema che riguarda Milano come Roma e le altre grandi città - ha spiegato Sala -. Sto chiedendo di verificare, senza nessuna caccia alle streghe, se tutti i permessi che ci sono" per gli agenti che hanno chiesto di lavorare in ufficio ed essere esonerati dal servizio in strada, "sono giustificati perché il nostro obiettivo deve essere di avere quanti più possibile vigili in strada". "Io ho chiesto di avere anche più militari, ma l'ossatura del controllo e del rapporto con la città sta ai vigili urbani soprattutto in un momento obiettivamente difficile" ha aggiunto il sindaco di Milano.