BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Villa in fiamme, paura e due appartamenti distrutti

A tradirli pare sia stata la canna fumaria, il rogo in una villa di via Diaz a Pozzuolo si...

Uno dei due appartamenti devastati dalla fiamme Solo domenica a Gorgonzola un pensionato ha perso la vita a causa di un rogo

Uno dei due appartamenti devastati dalla fiamme Solo domenica a Gorgonzola un pensionato ha perso la vita a causa di un rogo

A tradirli pare sia stata la canna fumaria, il rogo in una villa di via Diaz a Pozzuolo si è mangiato il tetto dello stabile in pochi minuti e gli appartamenti dei figli al primo piano. Delle loro case è rimasto poco o nulla. Le immagini del sopralluogo dopo le fiamme mostrano scorci che lasciano poco all’immaginazione: mobili, suppellettili, vestiti, tutto distrutto. L’allarme è scattato mercoledì a tarda sera, i vigili del fuoco hanno spento l’inferno, ma per i tre nuclei coinvolti – i genitori abitano al piano terra – le conseguenze sono disastrose. "Dovranno ricominciare tutto da capo – dice il sindaco Angelo Caterina il giorno dopo la grande paura –. Mi ha colpito la gara di solidarietà scattata fra parenti e amici che hanno offerto riparo e conforto ai protagonisti di questo drammatico episodio". Le valutazioni sulla stabilità dell’immobile sono in corso, come le indagini sulle cause, anche se il quadro va delineandosi, ma quel che c’era nel sottotetto è completamente perso.

Per la Martesana sul fronte incendi è stata una settimana tragica. Domenica sera a Gorgonzola è morto un anziano di 89 anni, Antonio Venezia, per colpa dei fumi tossici sprigionati dal cortocircuito di una stufetta. A trovare la vittima il fratello che gli faceva visita ogni giorno, ma per il pensionato non c’era più niente da fare. Stresso copione, ma esito meno doloroso a Melzo, martedì: in mattinata in municipio con l’evacuazione dei dipendenti per un principio di incendio, e nel pomeriggio in un appartamento in via Vittorio Veneto. La colonna di fumo dal tetto si è sprigionata anche qui sembra per problemi a un comignolo. "A Pozzuolo fatti come questo non sono frequenti – aggiunge Caterina – ma vederne gli effetti è impressionante. Per chi li subisce è un trauma che segna un prima e dopo. A fare la differenza nei nostri piccoli centri è la rete che si mette subito in moto quando qualcuno è in difficoltà: una risorsa preziosa".

Barbara Calderola