
Villa sequestrata alla ’ndrangheta. Ora rifugio per donne in difficoltà
Villa Annabella da oggi è la casa delle donne con disabilità e in difficoltà e porta il nome di Lea Garofalo. A Noviglio ieri lo Stato ha vinto due volte: contro la mafia e contro la violenza sulle donne. Quella di ieri è stata una giornata importante per Noviglio e per tutto il Sud Milano che ha sancito che laddove le istituzioni e le associazioni collaborano si può vincere la mafia e si può vincere anche contro la violenza. A fare gli onori di casa il sindaco Javier Miera. Sono intervenuti Gabriele Pirola, responsabile della Fondazione Padri Somaschi che seguirà la gestione dell’immobile, Lorenzo Sauna di Libera contro le Mafie, Fabio Bottero coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Rino Pruiti, consigliere delegato alla Legalità e ai beni confiscati alla criminalità di Città Metropolitana di Milano, Paola Paolini, presidente della commissione speciale Antimafia della Regione Lombardia. È intervenuto anche il prefetto di Milano Renato Saccone.
"Non sempre succede di avere una coesione istituzionale così forte da volere la realizzazione di un’opera di questo tipo" - sono le parole di Gabriele Pirola che ha esplicitamente ringraziato il sindaco Miera e tutti i rappresentanti delle istituzioni presenti. "Quando avviene la consegna definitiva a un’associazione di un bene confiscato alla mafia lo Stato vince - ha detto Lorenzo Sauna -. Siamo stati per molti anni molto distratti. E la testimonianza sono gli oltre 100 beni confiscati. Uno ogni mille abitanti. Voglio anche ricordare Lea Garofalo, ieri ricorrevano 14 anni dalla sua morte". Nel suo intervento il prefetto di Milano, Saccone, ha ricordato il lavoro della magistratura citando il giudice Alessandra Dolci e donne e uomini impegnati in prima linea come Nando dalla Chiesa e Monica Forte. Una giornata di unità come ha sottolineato il sindaco di Noviglio Javier Miera che ha voluto ringraziare il suo predecessore, Nadia Verduci che ha dato il via a questo percorso. Villa Annabella era del clan di Francesco Valle, una ‘ndrina smantellata nel 2010 con un blitz che portò all’arresto di 15 persone e al sequestro di 138 beni immobili.