FRANCESCO PELLEGATTA
Cronaca

Villaggio di Natale a San Siro, chiesti 3mila rimborsi

Sono le richieste arrivate al Codacons (che intanto prepara la class action) nel giro di pochi giorni. E sui social esplode la rabbia

L’ingresso sbarrato al Sogno di Natale a San Siro

Milano, 31 dicembre 2019 -  Tremila richieste di rimborso in pochi giorni. Sono quelle arrivate al Codacons Lombardia da cittadini che pretendono di ottenere indietro i soldi spesi per il biglietto del villaggio di Natale. Villaggio chiuso il 24 dicembre - ufficialmente - a causa delle cattive recensioni e delle polemiche scatenatesi sui social in seguito ai disagi vissuti dai visitatori, che avrebbero provocato un crollo delle prenotazioni e le prime richieste di rimborso dei ticket. Questa, almeno, la tesi degli organizzatori. Tesi che - naturalmente - non è stata condivisa delle associazioni per la tutela dei consumatori. Nel frattempo, sui gruppi social, gli utenti si sono scatenati nel proporre la “ricetta“ corretta per ottenere il rimborso. Stando a quanto emerge fino a ora, se il biglietto è stato acquistato per una data successiva al 24 dicembre non ci dovrebbero essere problemi nell’ottenere la restituzione dell’importo attraverso i canali che offrono il servizio di biglietteria (es. TicketOne).

Discorso differente riguarda chi - insoddisfatto dell’esperienza vissuta al villaggio - prentende il rimborso dagli organizzatori. "In questo senso stiamo avviando la class action - ha spiegato il presidente del Codacons, l’avvocato Marco Donzelli -. A nostro parere ci sono stati inadempimenti contrattuali gravi relativi ai disagi vissuti da chi si è recato lì e tutto ha trovato tranne che un villaggio di Babbo Natale. Le giustificazioni degli organizzatori? Mi sembrano suggestioni: i video dei visitatori sono disarmanti. Per questo rinnovo l’invito: tutti coloro che vogliono aderire alla class action devono andare sul sito del Codacons Lombardia e compilare il format". Donzelli ha continuato: "Quanto successo evidenzia un fenomeno nuovo: i cittadini che lamentavano un disservizio sono riusciti a veicolare il messaggio e arrivare a una forma di autotutela. Parliamo del tanto bistrattato cittadino, che ha superato le forme di tutela tardive dello Stato".