MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Vincolo su San Siro, il Tar rimanda la decisione. Così Milan e Inter si allontanano sempre di più

La Seconda Sezione si è dichiarata incompetente e ha rinviato la pratica al presidente del Tribunale. Il ministro Abodi: il Meazza si adatti al futuro

Il rendering del progetto di Milan e Inter del nuovo stadio nell’area di San Siro

Milano – Fumata grigia sul vincolo su San Siro, tutto rinviato a dicembre. Il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia ha rimandato la decisione relativa al ricorso presentato dal Comune sul vincolo che la Sovrintendenza vorrebbe porre sullo stadio Meazza dal 2025, quando il secondo anello dello storico impianto calcistico milanese compirà 70 anni.

Ieri mattina si è svolta l’udienza della Seconda Sezione del Tar, che avrebbe dovuto pronunciarsi sulla sospensiva chiesta da Palazzo Marino sugli atti della Sovrintendenza che avviano l’iter per l’apposizione del vincolo. Ma il presidente della Seconda Sezione ha spiegato di non essere competente in materia e ha indicato un’altra sezione, la Terza, come la più idonea a decidere sul tema, rimettendo la questione nelle mani del presidente del Tar. Sarà quest’ultimo a decidere se la questione dovrà essere comunque affrontata dalla Seconda Sezione, e in questo caso la nuova udienza si terrà il 5 dicembre, oppure se dovrà passare ad un’altra Sezione, e in questo caso bisognerà stabilire una nuova data per l’udienza.

I tempi per la decisione sul vincolo sul secondo anello di San Siro, dunque, potrebbero allungarsi ulteriormente. Lo scenario che la Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala vorrebbe evitare. Nel ricorso al Tar, infatti, oltre alla richiesta di decidere sulla sospensiva degli atti della Sovrintendenza, c’è un appello ai giudici del Tar di pronunciarsi in tempi brevi sul merito della vicenda. Sì, perché il vincolo sul Meazza stoppa il progetto di Milan e Inter di costruire un nuovo stadio nell’area di San Siro e demolire, almeno parzialmente, l’attuale stadio, per lasciare spazio a un distretto commerciale e sportivo.

Non a caso i club, una volta saputo del vincolo, si sono messi a lavorare su due progetti alternativi. I rossoneri puntano a realizzare il loro nuovo stadio a San Donato Milanese e i nerazzurri a Rozzano. L’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello commenta: "Il progetto San Siro è in stand by. Sono quattro anni che ci lavoriamo perché lo riteniamo un luogo strategico. Purtroppo la sentenza del vincolo sul secondo anello è stata rinviata a dicembre. L’Italia, ancora una volta, si trova a combattere con sistema amministrativo che non agevola investimenti. Rozzano? È una strada percorribile, l’area è di proprietà della famiglia Cabassi con cui abbiamo accordo di esclusiva fino al 2024. Oggi possiamo dire che l’unica criticità è la parte sul traffico essendo area già congestionata perché c’è il Forum". Il ministro dello Sport Andrea Abodi, intanto, si augura che "San Siro si possa adattare anche al futuro e non solo che possa ricordare i trionfi del passato".

Il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi sottolinea: "Il Tar non decide, un’altra vittoria per noi. Il Comune green e di sinistra chiede di annullare un vincolo a protezione dell’ambiente: è una cosa fuori dal mondo". Il capogruppo della Lega Alessandro Verri, infine, nota: "Il Comune si trova con il cerino in mano".