ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Vinile, passione eco-friendly: "Realizzato con oli riciclati"

San Giuliano, la Rude Records di Ilich Rausa propone i dischi di Tedua, Sum 41 e Avril Lavigne

Il general manager di Rude Records Federico Croci e il fondatore e presidente Ilich Rausa mostrano i vinili

Il general manager di Rude Records Federico Croci e il fondatore e presidente Ilich Rausa mostrano i vinili

San Giuliano Milanese – Vinili ecologici , realizzati con oli riciclati, senza l’uso di combustibili fossili. La loro vendita contribuirà a finanziare progetti di riforestazione in Ecuador e Madagascar. È l’ultima iniziativa della Rude Cares, ramo no-profit della Rude Records, la casa discografica fondata nel 2000 dal sangiulianese Ilich Rausa. E così, nell’ambito di I-Days, grande festival della musica in agenda fino al 12 luglio negli ippodromi milanesi Snai-San Siro e La Maura, verranno proposti agli appassionati, in versione eco-friendly e serie limitata, alcuni album degli artisti ospiti della kermesse, da Tedua ai Sum 41 fino ad Avril Lavigne.

I vinili saranno prenotabili attraverso un Qr-code segnalato nelle aree concerto; solo per Tedua, sono mille quelli a disposizione. Il ricavato (il costo è di circa 30 euro a disco) sosterrà “Be the change“, programma grazie al quale, in collaborazione con “Green future project“, sono già stati piantati oltre 1.600 alberi. «Crediamo che i tempi siano maturi per una svolta ecologica", osserva il fondatore e presidente della Rude Records Ilich Rausa, spiegando che nei dischi eco-sostenibili "la componente derivante dal petrolio viene completamente sostituita da oli esausti riciclati, provenienti da utilizzi industriali e privati. Il tutto senza che venga minimamente compromessa la qualità della riproduzione. Non solo. Attraverso Be the Change, le emissioni di Co2 legate al trasporto dei vinili sono compensate dalla ripiantumazione di alberi. Si cerca così di creare un circolo virtuoso. L’obiettivo è investire nel capitale naturale per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Un tema fra i più attuali".

«Siamo certi – prosegue – che l’attenzione di artisti, fans e case discografiche nei confronti delle tematiche ambientali sia destinata a crescere". La Rude Cares ha già al suo attivo varie iniziative: tra queste, la realizzazione di una scuola in una baraccopoli indiana, a Mumbai. Pensata per contrastare l’abbandono scolastico, oggi la struttura accoglie 60 bambini: "Il nostro obiettivo – annuncia Rausa – è portarli fino all’università". Il progetto si chiama “Education for the future“ e offre un programma completo di tutoring e supporto allo studio. Fra i progetti no profit c’è anche la realizzazione dell’album “Mezz’ora d’aria“, che contiene 14 brani ideati dai detenuti del carcere di Bollate. "Siamo convinti che la musica abbia anche un risvolto sociale".