Una serie di parole chiave per ricostruire un’intera nottata che da mesi appare avvolta nel mistero. Sarà analizzato così il telefono di Leonardo Apache La Russa, figlio minore del presidente del Senato, che è accusato di violenza sessuale insieme all’amico deejay Tommy Gilardoni nei confronti di una ex compagna di scuola 22enne. Gli accertamenti irripetibili sul suo smartphone, sequestrato senza sim dalla Procura di Milano lo scorso 14 luglio, riprenderanno domani, quando verranno stabilite le parole per procedere con la ricerca nell’inchiesta che vede indagati lui e l’amico. Oltre a quelle selezionate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dalla pm Rosaria Stagnaro, si aggiungeranno quelle scelte dalle difese dei due ragazzi e dal legale che assiste la presunta vittima.
Chat, foto, video e applicazioni con conversazioni e materiale inerenti alla notte tra il 18 e il 19 maggio, quando sarebbero avvenuti gli abusi a casa La Russa dopo una serata trascorsa nell’esclusivo Apophis Club, verranno estrapolati dal cellulare. Il backup è stato eseguito a inizio agosto, eliminando tutto il materiale coperto dalle garanzie costituzionali. L’obiettivo è quello di individuare eventuali indizi a conferma di quanto dichiarato dalla ragazza sulla dinamica della serata e il presunto stupro. Denunciando la violenza a una quarantina di giorni di distanza dai fatti, la giovane ha spiegato agli agenti della questura di Milano di avere perso lucidità dopo avere bevuto un drink che le sarebbe stato offerto da La Russa junior. Da quel momento in poi, avrebbe avuto un blackout, risvegliandosi la mattina seguente "nuda" e "confusa" nel letto dell’ex compagno di liceo. Delle ultime ore, nessun ricordo. A quel punto sarebbe stato lo stesso Leonardo a informarla che lui e l’amico, dopo essere tornati dalla discoteca, avevano avuto un rapporto sessuale con lei a sua insaputa. Stando a quanto emerso dagli esami a cui è stata sottoposta il 19 maggio alla clinica Mangiagalli di Milano, la 22enne è risultata positiva a diverse sostanze. Tra queste, la cocaina - che ha ammesso lei stessa di avere assunto quella sera -, la cannabis e le benzodiazepine, presenti nel sangue per via di alcuni ansiolitici che le erano stati prescritti e che prenderebbe regolarmente. Un’amica della giovane le ha riferito in chat di averla vista molto strana dopo avere bevuto quel cocktail.Federica Zaniboni