REDAZIONE MILANO

Violenza sessuale di gruppo in un motel a Cornaredo, in tre a processo

L’accusa è di aver abusato per quasi 12 ore di una 23enne, conosciuta in una discoteca della movida di Milano

Violenza sessuale

Milano, 21 luglio 2023 – A processo per violenza sessuale di gruppo tre giovani albanesi arrestati il 12 novembre scorso nell'inchiesta dei carabinieri coordinata dal pm Rosaria Stagnaro, con l'accusa di aver abusato per quasi 12 ore di una 23enne di origine haitiana, conosciuta nel maggio 2022 in una discoteca di una zona della movida a Milano e portata in una stanza di un motel a Cornaredo, nel Milanese.  Il dibattimento inizierà il 17 ottobre davanti alla nona penale di Milano. Lo ha deciso oggi il gup Patrizia Nobile accogliendo la richiesta del pm al termine dell'udienza preliminare.

Secondo le indagini, sarebbe stato Xhentjan Agaraj, 23 anni, detto Jack, già condannato in passato per stalking e che stava festeggiando nel locale quella notte tra il 2 e il 3 maggio la sua scarcerazione, a portare la ragazza nel motel. Poi, sarebbero entrati nella stanza gli altri due: il fratello Alvardo Agaraj, 21 anni, in carcere dal 26 ottobre 2022, e già difeso dal legale Amedeo Rizza per aver ucciso un marocchino di 45 anni a Cornaredo fuori da un bar (è stato condannato di recente a 14 anni), e il cugino Alfiol Quku, 29 anni.

La giovane più volte avrebbe implorato i tre perché smettessero, mentre andavano avanti con violenze terribili, ma le intimavano di "stare zitta". Avrebbero ripreso anche gli abusi con un telefono e scattato fotografie. È stata la stessa donna a denunciare tutto quella mattina ai carabinieri.

La giovane vittima degli abusi ha spiegato agli inquirenti di essere andata "volontariamente" nel motel con uno dei tre, Xhentjan Agaraj, dopo che "il proprietario del locale, presso il quale svolge la professione di 'ragazza immagine', la tranquilizzava dicendo che si trattava di un bravo ragazzo". Poi, sarebbero arrivati gli altri due. 

I tre si sono sempre difesi sostenendo che la giovane fosse consenziente e che fosse stata pagata. La ragazza è stata sentita anche in un incidente probatorio nei mesi scorsi. Nel procedimento uno dei legali, l'avvocato Rizza, ha depositato una serie di consulenze medico legali e scientifiche che saranno valutate nel processo.