ANNA GIORGI E NICOLA PALMA
Cronaca

Violenza sessuale sui Navigli, scatta l’indagine: buco di 3 ore nel racconto della 18enne

Sotto la lente dei pm la denuncia di stupro presentata da una giovane. Non ricorda cosa ha fatto dopo la lite col fratello. L’indagato: era consenziente

Il luogo dove sarebbe avvenuta la presunta violenza

Il luogo dove sarebbe avvenuta la presunta violenza

Un buco di tre ore nella ricostruzione della notte trascorsa fuori di casa. Momenti di vuoto nel racconto e tanti "non ricordo" sul luogo in cui sarebbe avvenuta la presunta violenza sessuale. La polizia sta indagando dall’alba di domenica per cercare riscontri alla denuncia presentata da una diciottenne originaria di El Salvador, che ha accusato un coetaneo egiziano, regolare e incensurato, di averla stuprata in un’area verde vicino all’Alzaia Naviglio Grande.

Poco dopo le 6.30, un passante ha chiamato il 112 per segnalare una lite in strada tra due persone. Al momento dell’intervento degli agenti del commissariato Ticinese, la ragazza ha detto che lo sconosciuto, che era ancora lì nei paraggi, aveva abusato di lei, trascinandola in un parchetto e costringerla ad avere un rapporto sessuale. Tuttavia, la diciottenne, in stato confusionale, non è stata in grado di fornire indicazioni precise sul luogo in cui sarebbe avvenuto il raid, tanto che al momento gli investigatori, coordinati dal pm Maria Letizia Mocciaro, non lo hanno ancora individuato con precisione. La ragazza ha aggiunto di aver trascorso la serata in un locale in compagnia del fratello e di aver bevuto alcuni drink.

A un certo punto, i due avrebbero litigato e lei sarebbe rimasta da sola: la diciottenne ha spiegato che la discussione sarebbe avvenuta tre ore prima della violenza, quindi poco dopo le 3, ma non ha riferito né il nome dell’esercizio commerciale né i suoi movimenti in quel lungo lasso di tempo prima di ritrovarsi sotto il ponte delle Milizie. Dettagli determinanti per consentire alla polizia di restringere il campo nella ricerca di riscontri alla ricostruzione. Sul primo aspetto, quello del locale, un aiuto potrebbe arrivare dalla testimonianza del fratello, che quella notte se n’è tornato a casa da solo. Sul resto, gli agenti stanno cercando elementi nelle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Dal canto suo, il giovane egiziano, denunciato a piede libero, non ha negato di aver avuto un rapporto sessuale con la ragazza, ma ha assicurato che lei era consenziente e che non ci sarebbe stata alcuna costrizione da parte sua.