FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Violenza sulle donne, è allarme

Sono 36 le donne assistite da inizio anno nel sud Milano. Una campagna per non farle sentire sole

di Francesca Grillo

Numeri drammatici: sono 36 le donne che da gennaio a fine giugno si sono rivolte ai centri antiviolenza della rete del sud Milano. Di queste, 30 sono andate alla Stanza dello Scirocco, il centro di Corsico, 5 allo sportello di Assago e una a Milano.

I dati raccolti parlano di un triste incremento dei casi di violenza sulle donne residenti a Corsico: si è passati da 9 richieste registrate nel primo trimestre a 16 del secondo. In aumento anche l’attivazione di supporti psicologici, cresciuti da uno a quattro in pochi mesi. A cinque delle donne accolte, in più, è stato fornito un servizio di consulenza legale.

Insomma, il tema della violenza sulle donne è ancora tristemente attuale e coinvolge anche i bambini. Sempre analizzando i dati del corsichese, ci sono nuovi spunti di studio del tragico fenomeno e quindi maggiore consapevolezza sui metodi di intervento. Per esempio, sono in crescita le richieste da parte di donne che vivono con partner dell’est Europa: mogli, compagne e figli, anche molto piccoli, sono spesso picchiati con cinghie e cinture spesse, considerato dagli uomini violenti retaggio culturale “educativo“. Ma per fermare la violenza, la prima cosa da fare è chiedere aiuto. Perché le vittime non debbano mai sentirsi sole, il Comune di Corsico, in sinergia con gli altri del Piano di zona, ha promosso un’iniziativa per far conoscere meglio il numero unico nazionale 1522 e il centro antiviolenza corsichese (al numero 800 049 722). La campagna di comunicazione prevede la diffusione di vetrofanie con il numero 1522 e un Qr code che rimanda al volantino della rete antiviolenza. Poi, saranno affisse locandine in più lingue nei punti di maggior transito.

"A Corsico – spiega Elena Galli, assessore alle Politiche sociali – collaboriamo con medici di base, negozianti e farmacie, per poter coprire capillarmente il territorio con i volantini e contrastare così un fenomeno che è purtroppo in crescita". A sensibilizzare su questi temi si inizia da piccoli, per questo "stiamo organizzando corsi di formazione e iniziative di conoscenza del fenomeno nelle scuole – aggiunge Chiara Silvestrini, assessore alle Pari opportunità –. Riteniamo fondamentale fare squadra".