Milano, 30 luglio 2024 – "Ci trattano come animali. Non vedo cambiamenti. Ieri sera hanno picchiato uno in venti con manganelli e asta di ferro. Non avrei mai pensato né immaginato una cosa del genere. Vorrei fare dei reclami tramite Antigone. Da otto giorni non vedo un medico e sto molto male. Se va avanti così faccio lo sciopero della fame". Scriveva così, nei giorni scorsi, un detenuto di carcere di Opera a un’amica. La lettera è finita sul tavolo del Garante dei detenuti, Francesco Maisto, il quale l’ha fatta avere insieme a una denuncia di dieci righe e il nome della vittima, al procuratore di Milano, Marcello Viola.
È partita così un’inchiesta, al momento senza titolo di reato e senza indagati, su presunti pestaggi da parte di agenti della polizia penitenziaria nei confronti di detenuti nel carcere di Opera denunciati dagli stessi carcerati in una lettera anonima e in una stringata segnalazione Il Procuratore Marcello Viola ha assegnato il fascicolo alle pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, titolari dell'indagine con al centro torture e maltrattamenti su alcuni minorenni in cella al Beccaria.
Oltre a questa e alla segnalazione di poche righe su presunte aggressioni, da quanto è stato riferito, ce ne sarebbero altre che dovrebbero arrivare in Procura.