
Un'infermiera si riposa sulla pedana di accesso posteriore dell'ambulanza
Nel corso del 2021 sono pervenute all’attenzione della direzione dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) della Lombardia oltre 40 segnalazioni di atti di violenza nei confronti delle équipe di soccorso operanti sul territorio, in crescita rispetto al biennio precedente: nel 2019 e nel 2020 le segnalazioni erano state complessivamente 66. I dati sono stati diffusi da Areu, alla vigilia della prima Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. L’analisi degli eventi segnalati ha messo in luce una significativa variabilità nella tipologia (oltre alle aggressioni fisiche, insulti verbali, minacce di morte, inseguimento e danneggiamento dei mezzi di soccorso, molestie sessuali) e un incremento della gravità delle conseguenze per il personale coinvolto.
Nell’ambito di un questionario somministrato nel secondo semestre 2021, il 64% del personale tecnico e sanitario operante a bordo dei mezzi di soccorso regionali ha dichiarato di essere stato vittima di almeno un atto di violenza durante la sua attività lavorativa nel contesto pre-ospedaliero (899 operatori su 1.403 compilatori del questionario). Areu ha messo in campo diverse iniziative per la gestione di scenari pericolosi, come il progetto sperimentale, ora in fase di attivazione, che prevede l’utilizzo di 16 bodycam da parte delle équipe di soccorso. La vicepresidente della Lombardia e assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, ha quindi espresso "particolare attenzione verso gli operatori del soccorso, in gran parte dei casi volontari, che con spirito di sacrificio e dedizione si dedicano quotidianamente a interventi di emergenza urgenza", raccomandando "grande riconoscenza e rispetto a questi nostri eroi del soccorso. Ricordiamocene tutto l’anno e non solo domani (oggi ndr ) nella giornata a loro dedicata".
Sempre oggi e domani, a Milano come in tutta la Lombardia, la Lega sarà nelle piazze con banchetti e gazebo per lanciare una raccolta firme da indirizzare al Ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché potenzi urgentemente la rete dei Medici di medicina generale (Mmg) nel capoluogo come nel resto della regione. "Una petizione importante su un tema giustamente molto sentito – spiega il commissario provinciale di Milano della Lega per Salvini Premier, Stefano Bolognini, pure assessore regionale –. Non c’è dubbio che i Governi degli ultimi dieci anni abbiano effettuato tagli consistenti di risorse alla sanità, che hanno portato, tra le altre cose, anche all’attuale carenza di medici di base sul territorio".
Ma il Movimento 5 Stelle lombardo non ci sta: "Nonostante le numerose proposte, la Regione non ha minimamente affrontato il problema della carenza dei medici di base in Lombardia e ora scendono in piazza per fare propaganda", afferma, in una nota, il consigliere regionale Gregorio Mammì. "I deputati e i senatori della Lega evidentemente non sanno che la Lega governa in Lombardia da oltre 20 anni? Sarebbe utile – conclude Mammì – far loro sapere che, sempre in Lombardia, la Lega, con il supporto di tutto il centrodestra, ha approvato a dicembre 2021 una riforma del sistema sanitario regionale, che non ha minimamente affrontato il problema relativo alla carenza dei medici di base".