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Anticorpo monoclonale contro virus sinciziale: in Lombardia partita la campagna di immunizzazione

Solo l’anno scorso tremila bambini ricoverati in regione per infezioni da Rsv. La patologia è responsabile della maggior parte delle bronchioliti dei neonati

Virus respiratorio sinciziale, slitta di un mese la campagna di immunizzazione dei bimbi

La campagna di immunizzazione contro il Virus respiratorio sinciziale è iniziata

MIlano, 10 ottobre 2024 – In Lombardia – fanno sapere dalla Regione – "è partita oggi, in anticipo, la campagna di immunizzazione per i bambini nati nel 2024 con anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale" Rsv, "patologia responsabile della maggior parte delle bronchioliti dei più piccoli". "Grazie alla programmazione degli acquisti che abbiamo fatto a luglio - spiega l'assessore al Welfare, Guido Bertolaso - siamo riusciti ad avere già disponibili le dosi per iniziare l'immunizzazione dei bambini e le prime somministrazioni sono avvenute questa mattina all'Asst di Crema". L’immunizzazione contro il virus sinciziale è stata proposta durante le vaccinazioni programmate e l’opzione che è stata accolta da 10 famiglie su 11.

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Per i nascituri la profilassi sarà in ospedale

In questi giorni - informa Palazzo Lombardia - sono in corso le consegne del farmaco con il dosaggio più alto (100 mg), utile per la somministrazione a bambini di peso maggiore o uguale a 5 kg (indicativamente a partire dai 2-3 mesi di vita). La consegna delle dosi destinate ai bimbi sotto i 5 kg (dosaggio da 50 mg) avverrà, come programmato, nell'ultima settimana di ottobre. Per i bambini che nasceranno dall'1 novembre 2024 al 31 marzo 2025, la profilassi verrà erogata direttamente dai punti nascita prima della dimissione dall'ospedale.

L’anno scorso oltre 3mila neonati ricoverati per infezioni da Rsv

Nel 2023 - riporta una nota - i ricoveri ospedalieri per infezioni da Rsv hanno coinvolto in Lombardia 3.024 bambini di età compresa tra 0 e 12 mesi; fra questi, 3.019 neonati di età inferiore ai 6 mesi, una fascia particolarmente vulnerabile alle complicanze gravi. "Solidi studi scientifici - sottolinea Bertolaso - ci dicono che la strada dell'immunizzazione di tutti i bambini nati nel 2024 ci darà buoni risultati. Uno studio condotto in Francia, Germania e Regno Unito ha rilevato che i ricoveri ospedalieri per infezioni delle basse vie respiratorie associate al virus sinciziale si sono verificati in un numero significativamente inferiore nei bambini che avevano assunto il farmaco rispetto a quelli a cui non era stato somministrato. In Galiza, nella campagna 2023-2024 sono stati immunizzati 13.483 bambini e i tassi di ospedalizzazione sono stati significativamente ridotti. Lo stesso è avvenuto lo scorso anno in Valle d'Aosta, dove è avvenuta la profilassi universale per i neonati e i bambini".