Milano, 22 luglio 2024 – Caso Visibilia Editore, il Tribunale civile di Milano ha prorogato per altri cinque mesi, fino al 31 gennaio del 2025, l'amministrazione giudiziaria, che sarebbe terminata ad agosto, della società del gruppo fondato dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè e da lei presieduta fino al gennaio 2022, prima di dismettere cariche e quote. Lo si è appreso da fonti legali.
Il commissariamento era stato disposto a inizio marzo dalla Sezione specializzata imprese del Tribunale di Milano (giudici Simonetti-Marconi-Zana), che aveva anche revocato il cda e il collegio sindacale in carica, accogliendo le richieste della procuratrice aggiunta Laura Pedio e della pm Marina Gravina, anche titolari delle inchieste sul caso Visibilia, e di un gruppo di soci di minoranza capeggiati da Giuseppe Zeno, col legale Antonio Piantadosi, che avevano intentato il procedimento civile per irregolarità nella gestione degli ex amministratori.
I giudici, dopo gli esiti di un'ispezione che aveva evidenziato gravi criticità nei conti, avevano disposto il provvedimento, spiegando che la spa “quotata” non stava più in piedi finanziariamente, con “irregolarità” e un “potenziale inquinamento” nei bilanci, senza più alcun dipendente e con una società formalmente esterna, di cui socia di maggioranza era Santanchè, ossia Visibilia Concessionaria, che continuava “a gestire l'amministrazione e la tesoreria”, compiendo “scelte anche in ordine ai pagamenti” dei creditori.
Visibilia Editore spa è amministrata da mesi dal professore e avvocato torinese Maurizio Irrera, nominato dai giudici.
Intanto, sul fronte penale per la senatrice di FdI ad ottobre si apriranno due udienze preliminari: una per le accuse di falso in bilancio (per 17 imputati e tre società) e l'altra per truffa aggravata all'Inps sulla cassa integrazione nel periodo Covid (tre imputati e due società).