
Augusto Sandolo dell’associazione OperaViva: basta riadattare gli uffici e offrirli ai dottori a prezzi calmierati
Ancora forti disagi per i servizi sanitari destinati agli anziani, costretti a spostarsi in altri Comuni per una visita medica o per il semplice cambio del medico. Difficile anche effettuare il ricongiungimento familiare sotto lo stesso medico a causa della carenza di posti disponibili.
"Il problema dei medici di base resta ancora molto sentito e crea forti disagi, soprattutto per la popolazione anziana", afferma Augusto Sandolo (nella foto) di OperaViva, che chiede la riapertura degli uffici ex Asl, chiusi ormai da anni. "Il numero di pazienti senza medico di base a Opera è salito vertiginosamente a causa dei pensionamenti.
In particolare, quelli più in difficoltà sono gli over 70, che per andare dal medico sono costretti a recarsi nei Comuni limitrofi. Immaginate un anziano che non ha più nemmeno la patente e che ha problemi di salute: per andare a cambiare medico o per trovarne uno nuovo, se non trova qualcuno che lo aiuti o lo accompagni fisicamente, è un dramma per lui", spiega Sandolo.
"Addirittura alcuni hanno trovato il medico di famiglia a San Giuliano o a Rozzano." La richiesta avanzata da Sandolo è quella di seguire l’esempio del vicino comune di Pieve Emanuele: "Perché non facciamo come hanno fatto a Pieve, dove hanno riadattato gli ex uffici della Asl per ospitare i medici di base, offrendo loro gli studi a prezzi calmierati e incentivando lo sviluppo del centro stesso? Qui abbiamo una sede chiusa da anni che, se adibita a centro medico per i medici di base, potrebbe attirare qualche professionista, ovviamente con affitti calmierati".
L’edificio in questione era destinato alla Casa di Comunità, ma il progetto è attualmente fermo. In attesa che il progetto prenda forma, potrebbe essere adibito a centro medico, dando un aiuto concreto soprattutto agli anziani, anche solo per permettere loro di reperire un nuovo medico o per effettuare delle visite mediche.