MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Vita in bilico della libreria, l’appello delle sorelle che gestiscono L’Accademia: "Salviamo i poli culturali"

Elena e Stefania Battaglia sono due sorelle di 36 e 39 anni che gestiscono il punto di Corso di Porta Vittoria. Per restare a galla propongono oggetti e servizi come le bomboniere letterarie

Elena Battaglia ha raccolto il testimone dai suoceri (Foto di Paolo Salmoirago)

Elena Battaglia ha raccolto il testimone dai suoceri (Foto di Paolo Salmoirago)

Milano – Il profumo della carta, la musica classica, gli oggetti creati da sapienti mani artigianali. "Facciamo di tutto per mantenere in vita il nostro piccolo mondo. La nostra seconda casa. Ma è sempre più difficile". Elena e Stefania Battaglia sono due sorelle di 36 e 39 anni, madri di due bambine, che gestiscono la libreria “L’Accademia“ in corso di Porta Vittoria. Un luogo nato 26 anni fa per volere dei suoceri di Elena che avevano il desiderio di aprire una libreria indipendente e l’hanno fatto, trasformando in un polo culturale quella che in passato era una gioielleria. "E il libro per noi è prezioso: come un gioiello", spiega Elena, che 4 anni fa ha raccolto il testimone dell’attività insieme alla sorella. Tra gli scaffali, testi giuridici (vista la vicinanza del Tribunale) ma anche narrativa, storia e poesia. Per i più piccoli c’è la “stanza delle meraviglie“. "Ma è sempre più difficile stare a galla, tra gli affitti alle stelle, l’abitudine sempre più diffusa delle persone ad acquistare libri on line, i fondi governativi che sono diminuiti".

Per sopravvivere, le due hanno affiancato alla vendita dei libri altre iniziative: presentazioni di libri, letture per bambini, laboratori, creazioni di servizi come il libro-bomboniera, feste di compleanno, box di libri per battesimi (uno per anno, fino alla maggiore età), partecipazione a progetti che favoriscono la lettura delle giovani generazioni incentivando l’acquisto di testi, creazione di un sito dove è possibile comprare gli oggetti artigianali che loro propongono anche in negozio, legati al mondo della cultura, come mappamondi e segnalibri. "In questo modo “diamo linfa“ alla libreria tradizionale. Abbiamo proposto anche a dei possibili investitori di contribuire a un piano per lo sviluppo del sito". Il grido d’aiuto è stato lanciato pure su Facebook: "Stiamo valutando varie strade, cercando anche qualcuno che si unisca a noi".

Le titolari de “L’Accademia“ hanno partecipato alla commissione comunale congiunta Lavoro, Cultura e Servizi civici, nelle scorse settimane, dedicata proprio alle librerie indipendenti: in vista, la creazione di un albo per poi supportare questi presìdi, baluardi culturali, per esempio con agevolazioni fiscali, semplificazioni burocratiche, collaborazioni per dare loro visibilità. "Sarebbe un primo passo importante". Nei giorni scorsi le sorelle hanno incontrato la consigliera comunale Alice Arienta (Pd), la quale sottolinea che "molte librerie creano e mantengono connessioni sul territorio e avvicinano al mondo della lettura i cittadini promuovendo incontri e presentazioni. Inoltre sono protagoniste del patrimonio storico e culturale dei nostri quartieri: le librerie indipendenti vanno considerate come luoghi di cultura e non solo come attività imprenditoriali".