MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Una vita da tossico a Rogoredo: “Qui il pellegrinaggio non finisce. Nel crack, zolfo e veleno per topi”

Milano, viaggio nel mercato illegale che non dorme mai. Lo psicologo Feder: “C’è chi torna dai pusher anche trenta volte al giorno”

Il viavai di tossicodipendenti a Rogoredo

Il viavai di tossicodipendenti a Rogoredo

Io vengo qui tutti i giorni, conoscevo gli ultimi due ragazzi che sono morti». Uno è Giovanni Sala, il trentaquattrenne deceduto dopo essere stato bloccato dai vigilanti di Sky, l’altro è un eroinomane travolto da un treno lo scorso 22 luglio, in pieno pomeriggio, mentre stava andando a procurarsi una dose dagli spacciatori di “nera“ che dopo lo smantellamento del bosco della droga di via Sant’Arialdo si sono spostati verso San Donato, in più punti. A parlare è uno degli habituè di Rogoredo. Tira fuori dalla tasca un pezzo di stagnola, «quello che uso per fumare». Tutto nero. Il colore della disperazione.

La sua e di tutti gli altri fantasmi che sono protagonisti di un pellegrinaggio senza fine, giorno e notte. «C’è chi torna a rifornirsi dai pusher anche 30 volte al giorno», spiega Simone Feder, psicologo volontario del “Team Rogoredo“ che unisce realtà come Casa del giovane, La centralina, Cisom, Vispe e Milano Sospesa. Non è raro incrociare nelle stazioni del metrò della linea gialla tossici che chiedono l’elemosina. «Avresti 30 centesimi?», la richiesta di un ragazzo alla fermata Corvetto. Un altro è all’ingresso di un supermercato in zona Brenta, in pieno pomeriggio, nonostante le temperature roventi di questi giorni.

L’habituè di Rogoredo che accetta di scambiare due parole spiega: «Io fumo e non mi inietto nulla». E sottolinea come i prezzi siano crollati. Significa che eroina ma anche cocaina sono ancora più accessibili ma anche che le sostanze da taglio sono sempre più scadenti. «Fino a 4 mesi fa, l’eroina costava 20 euro al grammo. Ora 14 euro. La cocaina invece andava a 80 euro al grammo fino a 3 mesi fa. Ora si è abbassata a 45 o 50 euro. Per “tre punti“, che significa 0,3 grammi, bastano 15 euro. E c’è chi fa miscugli letali. Come Giovanni Sala, che aveva il vizio dello speedball, cioè si iniettava una combinazione di cocaina ed eroina».

Con cosa vengono tagliate cocaina ed eroina? «Sempre di più, con oppiacei sintetici», sottolinea Feder. «Vediamo sempre più persone con la pelle consumata da piaghe». Ma «le sostanze da taglio sono diverse. Per esempio la stricnina, usata come veleno per topi. Abbiamo trovato anche “punte“ di colore rosso simile allo zolfo che ricordano quelle utilizzate per la krokodil, una droga sintetica a base di codeina mescolata ad altre sostanza corrosive. Dopo il suo utilizzo, la pelle marcisce. E costa molto meno rispetto all’eroina: ormai, per una dose bastano le monete». I disperati, poi, «sono sempre più veloci a iniettarsi le sostanze. Perché, proprio per gli elementi scadenti utilizzati come taglio, il materiale è “indurente“». Seppur immobili, corrono verso il buio.