SIMONA BALLATORE
Cronaca

Vite incrociate da PizzAut alla cattedra

Comincia dal Cinema Arlecchino di Milano, alla vigilia della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, il tour di Ugualmente diversi, il...

Comincia dal Cinema Arlecchino di Milano, alla vigilia della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, il tour di Ugualmente diversi, il...

Comincia dal Cinema Arlecchino di Milano, alla vigilia della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, il tour di Ugualmente diversi, il...

Comincia dal Cinema Arlecchino di Milano, alla vigilia della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, il tour di Ugualmente diversi, il documentario di Federika Ponnetti. Un viaggio nelle vite di tre ragazzi autistici che insegnano alla classe di un liceo il loro lavoro di camerieri e non solo. Gli interpreti sono Gabriele (da Cernusco sul Naviglio), Andrea (da Vignate) e Lorenzo (da Calolziocorte, in provincia di Lecco). Lavorano nella pizzeria PizzAut di Monza, Gabri studia Storia all’università, Lori impiega due ore con i mezzi per andare al lavoro e non vede l’ora di essere assunto a tempo indeterminato e Andrea, che in poco tempo è diventato un violinista, per la prima volta suonerà a un matrimonio. Con gli studenti dell’ultimo anno del liceo scientifico Sacro Cuore di Modena dibattono sul valore della diversità, anche attraverso un laboratorio di Mobile-FilmMaking. Una commedia che fa ridere - e anche commuovere - con una grande attenzione all’accessibilità, dai sottotitoli per non udenti impressi sulla pellicola alle audiodescrizioni sulla app MovieReading per i non vedenti. Dopo la proiezione di domani alle 21 al cinema Arlecchino, Ugualmente diversi partirà in viaggio nei cinema di tutta Italia, da Modena a Catania e venerdì tornerà a Milano al Wanted Clan, alle 19.

"Ho scelto di raccontare questa storia perché madre di figli con dislessia e Adhd e con un percorso di accettazione delle loro caratteristiche e di faticoso adattamento in un ambiente scolastico basato su uno standard da cui loro differivano, come del resto la mamma – spiega la regista –. Questo film è un modo positivo di raccontare le differenze per un’evoluzione culturale e di sguardo per tutti, soprattutto per quelli che ancora si considerano “normali” rispetto a qualcun altro".Si.Ba.