Vittorio Brumotti e il morso del ragno violino: “Febbre a 41 gradi, il polpaccio era diventato quattro volte più grande”

L’inviato di Striscia racconta la sua esperienza: “La ripresa è stata lunga. Fondamentali le indicazioni del Centro Antiveleni di Pavia”

Vittorio Brumotti e il ragno violino

Vittorio Brumotti e il ragno violino

Milano – Anche Vittorio Brumotti tra coloro che hanno provato sulla propria pelle gli effetti del morso del ragno violino, di cui si sta parlando quest’estate anche a seguito di alcuni fatti cronaca. “Mi è capitato ben due volte – ha detto l’inviato di Striscia alla Notizia intervistato a Pomeriggio Cinque –. Purtroppo il ragno violino ha avuto la sfortuna di morsicare me, e ora ha il mio virus” ha aggiunto scherzando. Difficile capire dove e in quali circostanze sia successo: “Non so dove e quando sono stato morsicato perché per lavoro sono sempre in giro per l’Italia” ha detto, raccontando di aver iniziato ad accusare i primi malesseri una volta tornato a casa a Milano.

“Io vivo di pericoli, di tutte queste situazioni e inizialmente l’ho presa sottogamba, nel verso senso della parola – ha spiegato -. A un certo punto ho iniziato a grattare la crosticina che mi si era formata. La prima volta la puntura era sul polpaccio che mi era diventato quattro volte più grande. Mi sono subito messo in contatto con il Centro Antiveleni di Pavia, dove sono stati bravissimi e velocissimi nell’indicarmi le istruzioni nel trattare questo tipo di morso. Infatti quando ho riferito cosa avevo hanno subito detto che i sintomi corrispondevano a quelli del morso di ragno violino. Mi sono poi messo in contatto con i vari medici e abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, sono andato anche a fare l’analisi del tessuto”

Sebbene tutto sia finito per il meglio, gl strascichi del morso sono stati pesanti anche per un soggetto giovane e in forma come Brumotti: “Sono stato male diversi giorni, con la febbre anche oltre i 41 gradi. La gamba non si sgonfiava più, era enorme. Per giorni non sono riuscito ad andare in bici, è stata abbastanza intensa come riabilitazioneCi ho messo parecchie settimane per riprendermi del tutto”. Infine una battuta: “Adesso ho sempre la ciabatta a portata di mano”.