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Vittorio Emanuele di Savoia visto da Beatrice Borromeo: “Peccato non abbia voluto completamente liberarsi dai suoi pesi”

L’autrice del documentario “Il Principe” su Netflix racconta luci e ombre dell’ultimo erede al trono d’Italia: “Mi disse: vorrei essere ricordato come un buon padre di famiglia”

Vittorio Emanuele di Savoia in una scena della docuserie di Netflix "Il Principe". A destra, la regista Beatrice Borromeo

Milano – Tra i tanti che hanno ricordato Vittorio Emanuele di Savoia, morto nella mattina di oggi sabato 3 febbraio 2024 a Ginevra, c’è anche la giornalista e regista Beatrice Borromeo, che proprio sulla figura del figlio dell’ultimo re d’Italia ha realizzato una docuserie, “Il principe”, trasmessa da Netflix

La docuserie Il Principe

Nelle 3 puntate del documentario vengono ripercorse le tappe di una delle vicende più controverse legate a Vittorio Emanuele, la morte del 19enne Dirk Hamer nel 1978, raggiunto da un colpo di fucile davanti all’isola di Cavallo in Corsica. Per quella morte Vittorio Emanuele fu accusato e processato per omicidio. La sentenza del 1991 lo dichiarò innocente, ma le ombre sull’esponente di casa Savoia, non si sono mai dissolte. 

Il post su Instagram

Beatrice Borromeo ha dedicato a Vittorio Emanuele un post su Instagram in cui ricorda proprio uno degli scambi dell’intervista presente nel documentario: “Principe, a futura memoria, come vuole essere ricordato? ‘Ah, questa è post mortem’, mi rispose lui ridendo. Poi si fece serio. ‘Senta, io ho messo su una famiglia, piccola. Come vorrei essere ricordato? Come un buon padre di famiglia. (...) Non ho nessun rimorso, se dovessi rifare rifarei... No, lasci stare Cavallo, ma avrei rifatto la mia vita perfetta. Per me era difficile fare qualcos’altro, cosa vuole che facessi?”.

Identità infranta

“Vorrei – continua il post di Borromeo – rimettere insieme le lunghe interviste che ci ha concesso il principe due anni fa, che sono finite solo in parte nel documentario di Netflix. Raccontano di un uomo complesso, pieno di senso dell’umorismo e contraddizioni, nel quale convivevano indoli diverse nella cornice di quella sua identità infranta. Prima di tutto, però, c’era il suo aspetto più redimente, quel grande orgoglio di essersi sentito un buon padre. Rip Vittorio Emanuele, ultimo erede al trono d’Italia. Peccato non abbia voluto completamente liberarsi dai suoi pesi anche se, in parte, ci ha davvero provato. Così si chiude un’altra pagina della nostra Storia”.